Agricoltori contro l'elettrodotto, piovono le denunce

Si mobilitano contro Terna. La battaglia del Comitato per il Friuli rurale
Santo Stefano Ud 10 Giugno 2015. elettrodotto © Foto Petrussi Foto Press - Massimo Turco
Santo Stefano Ud 10 Giugno 2015. elettrodotto © Foto Petrussi Foto Press - Massimo Turco

LESTIZZA. Fioccano le denunce di agricoltori nei confronti di Terna. Torna alla ribalta l’elettrodotto Udine Ovest - Redipuglia. A portare nuovamente sul tavolo la questione il Comitato per la vita del Friuli rurale e il Movimento 5 Stelle, che nel corso di un incontro attaccano anche l’atteggiamento della Regione, ritenuto «silenzioso sull’intera vicenda».

Sono una decina le denunce presentate finora alla Procura di Udine «per presunti abusi da parte di Terna nel suo ruolo di pubblico ufficiale».

«Gli agricoltori – attacca il presidente del comitato, Aldevis Tibaldi – sono costretti a subire l'invasione di proprietà a fronte di remunerazioni ridicole e arbitrarie. Ma non solo. Mantengono la titolarità sul terreno e finiscono per essere responsabili dell’opera. Siamo di fronte a una truffa».

Sono ormai trascorsi otto anni dal primo giorno di mobilitazione del Comitato per la Vita del Friuli Rurale. Sono cambiate tre legislature, da Illy a Serracchiani, passando per Tondo, ma la battaglia continua. Nel frattempo l'opera è iniziata: 40 kilometri di nuovo tracciato aereo che sostituirà 110 kilometri di vecchie linee. Finora sono 30 i piloni completati, alcuni alti fino a 75 metri, sui 120 totali. Sull'opera pende anche un ricorso, su cui il Consiglio di Stato deve ancora emettere sentenza dall'aprile scorso.

Ora la battaglia potrebbe arrivare in Europa. «È lì che vogliamo farci sentire, quando avremo la sentenza del Consiglio di Stato - dice Tibaldi -. Abbiamo chiesto una mano al Movimento 5 Stelle affinché vengano denunciati i fatti anche in sede parlamentare». Da qui l’attacco alla Regione: «Il suo silenzio è complice. Per questo si sta procedendo con una serie di denunce che alludono alla complicità da parte di funzionari della Regione a quanto sta facendo Terna sui territori».

Per illustrare meglio la sua versione, il comitato in questi mesi ha raccolto un dossier fotografico «da cui si vede - spiega Tibaldi - come alcuni piloni siano stati costruiti vicino a corsi d’acqua, i cavi dell’alta tensione viaggino sotto l’Isonzo, vengano utilizzati fanghi di perforazione che poi distruggono interi vigneti e sia stato addirittura costruito un tratto di sei chilometri di elettrodotto interrato che dalla zona industriale udinese arriva alla centrale di Santo Stefano senza che questo figuri nel progetto originario. Possibile che solo noi ce ne siamo accorti? Perché nessuno interviene?».

All’incontro presente un solo sindaco delle zone interessate dall’elettrodotto, il primo cittadino di Lestizza, Geremia Gomboso, in compagnia del vice, Sandro Virgili. «È sconcertante che chi ci amministra - tuona Gomboso - non apra bocca. Dove sono finiti anche industriali e ambientalisti?».

Domande che si pone anche l’agricoltore Daniele Marangone. Lui pochi mesi fa ha ricevuto la visita dei funzionari di Terna: «Sono entrati nella proprietà con arroganza e provocando – dice –. Non danno nemmeno copia del verbale. Abbiamo chiesto incontri per maggiori delucidazioni in più sedi, ma finora nessuna risposta».

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