Agrusti confermato presidente di Unindustria

L’ex presidente di Onda communication resterà in carica un altro biennio. Prima dell’inizio dei lavori un minuto di silenzio per Maschio

PORDENONE. Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria dal dicembre 2011, guiderà Unindustria Pordenone per un ulteriore mandato biennale, sino a fine 2017: la proroga è stata ratificata poco fa dall’assemblea generale che ha rieletto il presidente per un ulteriore biennio.

La decisione è stata assunta su impulso della giunta che, a inizio giugno, unanimemente, aveva chiesto, ottenendola, la disponibilità di Agrusti, già presidente e amministratore delegato della ditta Onda Communication spA di Roveredo, azienda di telefonia fallita col nome di Telecomunicazioni Industriali il 19 novembre 2011, a proseguire l’incarico oltre la prima scadenza naturale, calendarizzata a dicembre 2015.

Le motivazioni trovano ragione nella necessità contingente, è stato detto, «di assicurare continuità di governo in un momento di così particolare complessità sociale ed economica e portare a compimento progetti strategici».

Tra le tante riflessioni espresse da Agrusti, che ha ringraziato non senza emozione i colleghi parlando di «onore che ricambierò mettendoci, come sempre, tutto me stesso», quella relativa alla «drammatica crisi che ha comportato conseguenze talvolta devastanti nella vita stessa di colleghi associati. Abbiamo affrontato situazioni delicate per il rischio di destabilizzazione del nostro tessuto manifatturiero a livello di sistema» ha detto ancora il Presidente secondo il quale «i timidi segnali di ripresa legati a congiunture esterne che stiamo percependo hanno innescato moderata fiducia. La ripresa – ha puntualizzato – va colta al volo, monitorata e, se del caso, rafforzata con l’attivazione di misure strutturali».

Agrusti ha fatto accenno all’incremento occupazionale nelle grandi aziende, un indicatore sul quale la «decontribuzione dei contratti di solidarietà potrebbe incidere pesantemente». Di qui, ha concluso,«l’obbligo di monitorarne attentamente gli sviluppi».

In assemblea è stato posto l’accento sulla forte caratterizzazione del primo quadriennio di presidenza, per lo più speso nella gestione di situazioni e aree di crisi conclamata o in fase di rapida e pericolosa escalation.

Ecco spiegata, nel 2012, la necessità di convocare gli Stati generali del Legno Arredo e, a cavallo tra 2013 e 2014, di contrapporre al rapido rischio-declino un piano straordinario di proposta normativa (a legislazione vigente), denominato «Pordenone Laboratorio per una nuova competitività industriale», documento unico nel panorama italiano divenuto oggetto di analisi e studio all’interno dello stesso sistema Confindustria e guadagnatosi il plauso di Graziano Delrio, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, oggi ministro delle Infrastrutture e Trasporti.

Tra le numerose operazioni distintive di questa prima parte di mandato anche Valitalia, l’avventura statunitense del legno arredo interamente on line, un «episodio di business impensabile in passato con oltre 50 aziende che hanno creato una società sotto l’egida di un unico marchio per investire in un mercato fortemente competitivo. Riteniamo, dai riscontri che ci giungono dagli States, noi che di Valitalia siamo anche soci, seppur di minoranza, di aver intrapreso una strada innovativa potenzialmente replicabile ad altri segmenti».

Quanto al dibattito attorno al contesto in cui è inserita Unindustria – che in questi anni ha infittito il bouquet di servizi agli Associati anche tramite consolidate partnership come quella con i colleghi di Treviso –, Agrusti ha ribadito «la necessità del territorio di tendere a una forte integrazione fondata su programmi e progetti condivisi a livello sovra-regionale per la formazione di una nuova identità amministrativa: il Nordest». Un concetto applicato anche alle auspicate, nuove logiche di governance interna a Confindustria che Agrusti aveva evidenziato al Presidente Giorgio Squinzi a Pordenone.

Un ripensamento globale, necessario, vitale, emerso anche nel recente Pordenone nel Nord Est in Transizione, momento di riflessione e proposta che ha avuto nel presidente di Unione uno dei più accesi sostenitori e interpreti.

Nell’auspicato Nordest 2.0 la Destra Tagliamento ha le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista, «le eccellenze con cui creare rete nella piattaforma ci sono» ha sottolineato il Presidente ricordando il Cro e le virtuose coesistenze di quest’ultimo con il Polo Tecnologico. Un sostegno concreto alle avanguardie nella ricerca scientifica è stata la nascita, nel 2013, per volontà dello stesso Agrusti, della Fondazione Cro Aviano Onlus, organismo voluto per dotare il Centro di una ragionevole autonomia finanziaria per assicurare, nel tempo, parte della sostenibilità dei programmi.

Prima dell’inizio lavori l’assemblea ha ricordato con sentita commozione il collega Egidio Maschio, scomparso proprio questa mattina.

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