Al Bearzi si rientra in aula in fila e con la mascherina

UDINE. Dovranno fare attenzione a mille disposizioni sulla sicurezza, tra mascherine e distanziamento, ma finalmente torneranno tra i banchi. O meglio, ritroveranno i loro laboratori. Mercoledì 27 maggio, dopo settimane di didattica a distanza a causa dell’emergenza coronavirus, i ragazzi del Centro di formazione professionale del Bearzi rimetteranno piede a scuola. Si comincerà da due classi terze al giorno, per un massimo di 35 studenti, ma si parte.
«Siamo contentissimi di ricominciare, però sappiamo bene che è una sfida – commenta il direttore, Don Filippo Gorghetto –. I ragazzi dovranno rispettare in modo puntuale le norme e sappiamo che toccherà a noi educarli a questo nuovo sistema: ripartire ora, comunque, ci permetterà di fare alcune valutazioni, anche in vista di quello che accadrà a settembre».
La giornata avrà inizio alle 8. «I ragazzi raggiungeranno il cortile di ingresso, in fila, davanti alla porta e dovranno rispettare i segni che abbiamo posizionato per terra per definire la distanza di un metro – spiega don Filippo –. Gli verrà misurata la febbre e poi toccherà a loro firmare un foglio di presenza: successivamente, seguendo due diversi percorsi, uno per classe, andranno in spogliatoio a cambiarsi».
Tuta e scarpe antinfortunistica per chi fa meccanica, giubbotto con attrezzi per chi è iscritto al settore elettrico. «I ragazzi e i professori indosseranno le mascherine tutto il giorno – prosegue –. Agli alunni di meccanica verrà assegnato un macchinario a testa e i laboratori si terranno in un ampio capannone, mentre il gruppo del settore elettrico lavorerà in uno spazio ampio, che tramite una porta comunicante mette in contatto due aule, metà da una parte e metà dall’altra».
Il rientro a scuola sarà comunque alternato da una serie di pause, inevitabilmente scaglionate tra le due classi per permettere la sanificazione dei locali. «Anche per l’accesso alla mensa, all’ora di pranzo, si procederà un gruppo alla volta – conferma il direttore –. I tavoli sono già predisposti con le distanze corrette». Dopo il pranzo l’attività riprenderà fino alle 16: al termine dei laboratori i ragazzi dovranno sanificare, per una prima pulizia, i propri macchinari.
«Abbiamo mandato alle famiglie il protocollo di sicurezza, con tutte le indicazioni su come arrivare a scuola ed entrare secondo i percorsi tracciati, ma i primi giorni saremo presenti anche noi per verificare che tutto vada al meglio» aggiunge don Filippo.
Nessun genitore si è detto contrario al rientro, ma «qualcuno si è mostrato un po’ timoroso: quello che posso assicurare è che le regole sono state rispettate».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto