Al Centro recupero fauna selvatica mille esemplari ricoverati

CAMPOFORMIDO. Ha iniziato la sua attività nel 1997 accogliendo e “riabilitando” una ventina di uccelli e, nel corso degli anni, numeri e specie cui sono stati forniti assistenza e cure, si sono moltiplicati arrivando a diverse migliaia.
Gli ultimi “pazienti” sono entrati a far parte della famiglia proprio questa mattina: si tratta di una cinciallegra con un problema in una zampa e di un riccio disidratato. Siamo nel Centro recupero fauna selvatica di Campoformido, struttura gestita da Maurizio Zuliani in convenzione con la Provincia di Udine che, per il funzionamento di questo speciale “ospedale” assegna annualmente risorse ad hoc per supportare i tanti servizi forniti (reperibilità h.24, cure, alimentazione, interventi veterinari, cibo, …).
Il Centro, situato in via San Daniele 11, attualmente ospita oltre mille esemplari. Si tratta per la maggior parte di uccelli, ma anche caprioli, cinghiali, scoiattoli, lepri, volpi che, trovati in situazioni di difficoltà, bisognosi di cure, feriti e sofferenti, vengono portati nella struttura e gradualmente riabilitati per poi essere reinseriti nel loro habitat naturale.
Anche oggi, in occasione della visita alla struttura del presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini con l’assessore Marco Quai e il responsabile del Servizio risorse faunistico venatorie, Piero Ottogalli e gli operatori Alberto Della Vedova e Giovanni Zufferli, sono stati liberati alcuni uccelli.
Si tratta di un airone cenerino arrivato al Centro con un’ala rotta, una cinciallegra cui è stata curata una zampa, un gheppio e un assiolo giunti al Centro appena nati e poi allevati.
Ambito, quello della gestione della fauna in difficoltà, che la Provincia di Udine intende potenziare attraverso sinergie e collaborazioni con più partners per permettere una copertura delle attività in linea con il numero via via crescente di esemplari in difficoltà.
Gli ingressi alla struttura riguardano principalmente gli animali selvatici recuperati dal Servizio risorse faunistico venatorie della Provincia di Udine mediante le segnalazioni ricevute al numero verde 800961969 istituito da palazzo Belgrado proprio per il ritrovamento della fauna in difficoltà.
A rivolgersi al Centro, però, in numero sempre maggiore sono anche i privati che hanno individuato nel gestore, Maurizio Zuliani, un vero e proprio punto di riferimento per le bestiole che necessitano di cure. Solo nel 2013, gli ingressi sono stati 874 per un totale di 89 specie di animali censite di cui 71 di uccelli, 14 di mammiferi e 4 di rettili. 469 gli animali liberati.
La struttura che, grazie all’esperienza e alla passione del titolare nonché delle attrezzature e degli spazi idonei, è in grado di sopperire a qualsiasi esigenza si venga a creare per la diversità delle specie in arrivo; dispone, infatti, di una ventina di voliere fisse di grandi dimensioni (la più grande di 13,50x7,50x3 metri di altezza), grandi aree recintati a disposizione degli ungulati, un laghetto per le anatre, stanze attrezzate per la stabulazione di uccelli e piccoli animali, una casetta in legno per il ricovero dei piccoli caprioli.
Questo speciale ospedale è frequentato quotidianamente e anche più volte al giorno dagli operatori della Provincia di Udine che si occupano dei recuperi, inoltre vi accedono anche i veterinari dell’Azienda sanitaria per le cure e i controlli.
La struttura ospita anche animali sottoposti a tutela giudiziaria. Un centro, insomma, unico nel suo genere perché permette agli animali non solo il ricovero ma anche la “riabilitazione” e quindi la reintroduzione in natura. Fontanini e Quai hanno rivolto un sentito ringraziamento al gestore e alla sua famiglia per l’importante opera svolta.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto