Neve, alberi caduti e allagamenti: il maltempo colpisce il Friuli. In Carnia è Sutrio il paese più colpito

I maggiori disagi si sono verificati a Tolmezzo, ad Arta Terme e ad Amaro, dove un tetto è stato scoperchiato. E nelle prossime ore ancora instabilità

Tanja Ariis, Sara del Sal
L'allagamento di un cantiere a Sutrio
L'allagamento di un cantiere a Sutrio

Allagamenti, caduta di alberi e mareggiate. L’ondata di maltempo che nelle ultime ore ha colpito il Friuli ha provocato diversi disagi, diffusi su tutto il territorio. Piogge intense sulle Prealpi Giulie, mentre forti raffiche di vento hanno interessato l’area di Lignano e il Monte Lussari.  Diversi fiumi sopra il livello di guardia, mentre la quota neve non è scesa sotto i 1800 metri. Le prossime ore saranno ancora caratterizzate da instabilità, con la possibilità di rovesci e temporali. 

Il maltempo e le previsioni

 La perturbazione che ha interessato il Friuli ha portato piogge intense, in particolare sulle Prealpi Giulie, dove a Musi di Lusevera si sono superati i 200 millimetri di precipitazioni. Nel territorio montano si sono registrati valori compresi tra 40 e 180 millimetri, mentre sulla pianura pordenonese e nella pedemontana udinese le piogge hanno raggiunto quantità tra i 20 e i 90 millimetri. Le aree costiere e il resto della pianura hanno ricevuto precipitazioni più moderate, con valori tra i 10 e i 50 millimetri.

Durante la notte e la mattina si sono verificate raffiche di vento significative, con velocità fino a 80 chilometri orari a Lignano e 120 chilometri orari sul Monte Lussari. Nel corso della giornata l'intensità del vento è diminuita sulla pianura e sulla costa, ma in quota continua a soffiare con raffiche fino a 98 chilometri orari sulle Prealpi Carniche. La neve è caduta solo oltre i 1800-2200 metri, con accumuli significativi nella zona del Canin. Nelle prossime ore, l'arrivo di una parte occlusa del fronte porterà aria fredda in quota, aumentando l'instabilità. Sono previste precipitazioni intermittenti, da moderate a localmente abbondanti, con la possibilità di rovesci e temporali. In montagna la quota neve calerà fino a 800-1000 metri, mentre nella notte le precipitazioni residue interesseranno Alpi e Prealpi Giulie. Dopo gli episodi di acqua alta e mareggiate osservati nella mattinata sulle coste esposte, non si prevedono altri fenomeni significativi di questo tipo.

Sutrio il comune più colpito

A Sutrio gli allagamenti, piuttosto consistenti, hanno interessato il cantiere dove è in costruzione, da parte di un privato, una residenza assistenziale alberghiera per anziani autosufficienti (nel sito dell’ex mobilificio Di Ronco), ma hanno colpito pure il magazzino comunale e il birrificio artigianale Bondai.

L’acqua che ha invaso il birrificio sempre a Sutrio
L’acqua che ha invaso il birrificio sempre a Sutrio

«È stata una mattinata molto impegnativa – afferma il sindaco Manlio Mattia –. Nel cantiere, dove avevano fatto il primo getto, ci sarà mezzo metro d’acqua. Al magazzino comunale abbiamo trovato mezzo metro d’acqua e abbiamo concluso alle 14 di liberarlo. Ora stiamo facendo la ricognizione dei danni, perché c’erano anche decespugliatori e macchine da lavoro. Al birrificio tutta la parte di produzione avrà avuto 20 cm di acqua e hanno dovuto lavorare fino alle 15 per pulire. Anche loro stanno facendo la ricognizione dei danni». Sempre a Sutrio si sono registrati straripamenti del riù dal Mus, come spesso avviene con ondate di precipitazioni più intense. Nel territorio di Arta Terme invece sulla strada di Alzeri operai erano all’opera per sistemare varie buche sulla viabilità accentuate dalle precipitazioni.

Verso Paularo

Un albero è caduto sulla strada per Paularo, subito prima del bivio che conduce alla frazione di Salino, interrompendo la circolazione per venti minuti. «Per fortuna – afferma il sindaco Marco Clama – l’assessore Screm passava di lì e così siamo subito intervenuti, avvertendo poi Edr che ha ultimato la messa in sicurezza dell’area. Piccoli smottamenti si sono verificati sulla strada vecchia di Paularo. II nostro gruppo di protezione civile è stato molto attivo monitorando tutto il giorno, con l’assessore De Toni, il territorio comunale e pulendo i tombotti in via Marconi e a Villa Mezzo».

La strada verso Paularo subito prima del bivio per Salino
La strada verso Paularo subito prima del bivio per Salino

Tolmezzo e Zuglio

Sulla viabilità ordinaria i problemi hanno riguardato soprattutto piante schiantatesi sulle strade e qualche piccola frana laterale, per esempio a Zuglio. La strada tra Casanova e Fusea di Tolmezzo è stata bloccata da un albero caduto riportando alla luce il problema sollevato più volte dai presidenti di Consulta frazionale di Fusea e Cazzaso, i quali da anni mettono in risalto tale criticità, preoccupati, poiché a ogni precipitazione più intensa gli alberi cadono sulla strada. Anche la via di fuga per la frana di Cazzaso è spesso interessata, lamentano spesso i residenti, da alberi piombati sulla strada. 

Tagliamento osservato speciale

Per quanto riguarda i fiumi, il Tagliamento ha mostrato un aumento del livello idrometrico. A Venzone, il livello ha raggiunto i 2,16 metri, superando la soglia di guardia di 1,90 metri, ma è già in calo. A Madrisio, invece, il livello ha toccato i 2,56 metri, oltre la soglia di 2,00 metri, e continua a salire. È stato attivato il Servizio di Piena lungo l'asta statale del fiume. L'Isonzo presenta una portata di 940 metri cubi al secondo alla diga di Salcano, mentre in territorio italiano i livelli idrometrici sono in aumento ma ancora sotto il limite di guardia. «Quella che è una procedura straordinaria sta diventando per noi ormai quasi ordinaria – rimarca il sindaco Lanfranco Sette – con quasi tutte le perturbazioni che ci portano a innalzare la soglia di attenzione». Ieri quindi fino alle 17 è stato attivo il monitoraggio, da parte della sede latisanese della Protezione civile, in tempo reale 24 ore su 24 del livello raggiunto dalle acque del fiume Tagliamento. «Le previsioni indicavano un miglioramento e la situazione è andata quindi verso una stabilizzazione – ha riferito il primo cittadino – ma comunque superando il livello di attenzione».

Il Vipacco, a Savogna d’Isonzo, ha superato il livello di attenzione. Per quanto riguarda i bacini del Cormor e del Livenza, non si segnalano superamenti delle soglie idrometriche.

A Lignano la spiaggia ha retto

Anche a Lignano si è corso il rischio di mareggiate con il picco, previsto verso le 8.40 che ha raggiunto 115 centimetri ma senza causare gravi criticità, costantemente monitorato dalla locale Protezione civile. La mareggiata ha comunque causato un po’ di erosione della spiaggia, come confermato da Emanuele Rodeano, presidente di Lisagest, che ha aggiunto che «fortunatamente finora il meteo ha retto abbastanza bene le dune che abbiamo generato quest’anno, spostando oltre 50 mila metri cubi di materiale sabbioso oltre la metà della spiaggia stanno reggendo».

Questa sabbia costituirà la base del materiale con cui effettuare il ripascimento dell’arenile. Erosione anche a Pineta, come conferma Giorgio Ardito, presidente della Società Lignano Pineta. Per quanto riguarda Riviera, «l’acqua ha raggiunto le vetrate del Kursaal, con un’erosione più marcata – spiega il concessionario Renzo Pozzo presidente di Società imprese Lignano – ma ora aspettiamo di vedere se dal Tagliamento arriverà materiale arboreo». 

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