Alessandra Guerra in pensione a 50 anni

L’ex presidente della Regione incasserà 4.388 euro lordi al mese. È stata in giunta e in Consiglio dal ’93 al 2008
ANTEPRIMA UDINE 10 MARZO 2003. PRESENTAZIONE CANDIDATA PER LA CASA DELLA LIBERTA' ALLE ELEZIONI REGIONALI DEL FVG ALESSANDRA GUERRA. TELEFOTO FOTO AGENCY ANTEPRIMA UDINE
ANTEPRIMA UDINE 10 MARZO 2003. PRESENTAZIONE CANDIDATA PER LA CASA DELLA LIBERTA' ALLE ELEZIONI REGIONALI DEL FVG ALESSANDRA GUERRA. TELEFOTO FOTO AGENCY ANTEPRIMA UDINE

UDINE.  Compiuti i 50 anni Alessandra Guerra incasserà il suo primo assegno da pensionata di lusso. Una baby-pensionata l’ex presidente della Regione, prima donna in Fvg a ricoprire quel ruolo nell’era in cui l’elezione diretta del governatore ancora non esisteva e decidevano i partiti.

L’ex pasionaria della Lega, non più first lady del Carroccio, passata al Pd nel 2009, ha lasciato il Consiglio regionale nel maggio del 2008. Vi era entrata nel luglio del 1993. Per 15 anni, anzi, per chi ama le statistiche, dopo un’esperienza in Regione durata 14 anni 10 mesi e 4 giorni, riceverà ogni mese 4.388,87 euro lordi.

Figlia di Romano (storico autonomista friulano), laureata in lettere, insegnante di scuola media, Alessandra Guerra viene eletta in Consiglio nel 1993. Ha 30 anni, fa parte del popolo padano dalla prima ora e per la Lega diventa subito assessore. Il 3 agosto del 1993, sotto la presidenza del leghista Pietro Fontanini, le vengono affidate le deleghe a Istruzione, Cultura e Formazione professionale, fino all’11 gennaio 1994. Dal gennaio al luglio di quello stesso anno la guida della Regione tocca a Renzo Travanut (allora Pds).

È il 18 luglio del 1994 che Guerra viene indicata presidente, ruolo che svolge fino al 6 novembre del 1995. Il giorno dopo la Lega cambia cavallo e punta su Sergio Cecotti, ma la pasionaria resta assessore, agli Affari comunitari, ai Rapporti esterni, all’Istruzione e alla Cultura, fino al 4 dicembre 1996. Nel 1998 Guerra viene rieletta in Consiglio e ritorna nell’esecutivo regionale il 15 giugno 2001, da vicepresidente della prima giunta di Renzo Tondo, che dura fino al 23 giugno 2003. È l’anno della svolta, della candidatura per la terza volta consecutiva. È l’anno dello schiaffo romano all’Autonomia del Fvg (e a Tondo).

È l’anno dei visitors, come disse Cecotti che lasciò il Carroccio e si dimise da sindaco di Udine per essere rieletto guidando una propria compagine civica e un’alleanza di centrosinistra. I “cavalieri” della Casa delle Libertà Berlusconi, Bossi, Fini e Follini, si calarono sul castello di Udine per annunciare la candidatura a governatore della lady del Carroccio. Comincia l’era dell’elezione diretta del presidente della Regione, ma i visitors e il machismo della politica non aiutano Guerra, sconfitta da Riccardo Illy.

La leghista chiude la propria esperienza in Consiglio dopo cinque anni d’opposizione. La Lega non la ricandida in Regione. E fa anche di più, negandole nel 2008 un seggio sicuro alla Camera, infilandola al quarto posto in lista, lontana da uno scranno romano. Lei, travolta e stravolta, non sta a guardare e passa al Pd, al sostegno ufficiale a Illy, con tanto di conferenza stampa dove fa scorrere il veleno, conservato troppo a lungo, sulla Lega. Ma nel 2008 è Illy a perdere contro Tondo. Guerra si ritira dalla politica, scrive un libro, si dedica alla famiglia, ritorna a insegnare.

Tutta un’altra storia quella recente. Da giovedì l’ex presidente passa all’incasso, almeno economico, perché la vecchia legge regionale permetteva di ottenere il vitalizio già a 55 anni e di anticiparlo a 50. Guerra ha compiuto cinquant’anni il 19 luglio. E ha subito chiesto l’anticipo del vitalizio. L’Ufficio di presidenza del Consiglio ha approvato. Guerra otterrà dalla Regione ogni mese 4.388,87 euro lordi. È la politica, bellezza.

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