Alessandro non ce l’ha fatta, sconfitto dal tumore a 12 anni

Una gara di solidarietà per una raccolta di fondi e per cercare una cura all’estero, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare
Bumbaca Gorizia 19.04.2014 Ospedale - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 19.04.2014 Ospedale - Foto Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Alla fine non ce l’ha fatta il piccolo Alessandro. Il tumore cerebrale si è portato via la sua breve vita di 12enne venerdì notte, tra il dolore dei propri cari e lo sconforto di moltissime persone che in queste ultime settimane si sono spese per una raccolta fondi destinata a un’impresa disperata.

Si cercava, infatti, una possibile cura all’estero per salvare il ragazzino, in una folle corsa contro il tempo e la gravità della sua malattia. Per quanto le parole non possano mai bastare, in questi casi, siamo qui anche per dar conto di un sentimento di vicinanza senza precedenti da parte dei cittadini e di alcune autorità, che forse per qualche attimo daranno sollievo alla famiglia.

Del caso di Alessandro abbiamo parlato molto in queste settimane, nelle nostre pagine, non senza cenni di speranza per una possibile risoluzione della vicenda.

Oggi ci tocca invece segnalare alcuni tra i tanti messaggi di cordoglio raccolti ieri. «La forza e la serenità con cui Alessandro e la sua famiglia hanno lottato in questi anni rappresenta un esempio per tutti così come è stata straordinaria la gara di solidarietà che ha unito Gorizia nel suo nome» ha commentato l'assessore comunale Arianna Bellan che, insieme all'associazione La Salute di Lucinico aveva lanciato la raccolta fondi per consentire al bambino, malato da circa un anno e mezzo, di provare un nuovo tipo di cura all'estero.

I genitori, infatti, non si erano arresi, anche perchè Alessandro, dimostrando tutta la sua forza e la sua voglia di lottare, era già vissuto più a lungo di quanto, solitamente, questa malattia conceda.

Da qui i contatti con istituti italiani e stranieri che praticano nuove cure con costi, però, molto elevati che la famiglia non poteva sostenere, considerando che spendeva già cifre notevoli per le terapie integrative volte ad evitare che Alessandro non provasse dolore.

L'intera città quindi si è mobilitata, insieme a varie associazioni sportive e culturali.

La scuola di ballo "Dance for your rights" era addirittura riuscita a coinvolgere in piazza Vittoria scuole da tutta la regione e dalla vicina Slovenia.

Come ha ricordato Bellan, è avvenuto «un piccolo-grande miracolo di unire la città e non solo, visto che la sua storia aveva travalicato il confini di Gorizia e il sostegno è giunto anche da fuori. Oggi siamo tutti molto tristi perchè Alessandro era diventato anche un po' "nostro" e il suo sorriso e la sua forza rimarranno sempre nei nostri cuori».

Anche il sindaco, Ettore Romoli, nel testimoniare la sua vicinanza alla famiglia ha evidenziato come «Alessandro sia entrato nel cuore della gente e abbia scosso profondamente la città. La straordinaria gara di solidarietà che c'è stata ha messo il luce la vera anima di Gorizia».

Ora si sta ragionando sull'idea di utilizzare i fondi che rimarranno per altre situazioni simili, che possono colpire all’improvviso, come il caso di Alessandro ci ricorda. Era stato un bambino senza problemi fino al novembre del 2013, quando gli era stato diagnosticato un glioblastoma, che lo ha portato a dover affrontare vari cicli di radioterapia e chemioterapia.

A dicembre 2014 il tumore è però ricomparso e il bimbo è stato sottoposto ancora a radiazioni. Risale infine allo scorso marzo una risonanza che ha scoperto un ingrossamento della massa tumorale. A questo punto, i medici avevano già deciso di sospendere le terapie.

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