Alessia Trost salta le 20 “candeline” - FOTO

Otto marzo speciale con compleanno e visita in redazione. «Alle donne auguro di contare di più, come nell’atletica»

PORDENONE. Compiere vent’anni l’8 marzo. L’età della ragione nel giorno della donna. Auguri, Alessia Trost!

La campionessa di salto in alto “sfonda” un altro muro, e lo fa in una giornata speciale: quella “rosa” per eccellenza. Una giornata speciale per un traguardo speciale. Lei, quasi non lo avverte. Ma lo “buca” con concetti di sostanza, pieni, intensi: di cuore, in quattro parole. «Fiducia in noi donne» dice. Non un diktat, ma una frase detta con convinzione.

Alessia lancia così il suo augurio a se stessa e atutte le donne in una chiacchierata nella redazione di Pordenone del Messaggero Veneto. Un “esordio” da cui poi esce tutta la sua persona: la genuinità, la semplicità, l’umiltà, la simpatia. Nell’ora e mezza di parole affiora un po’ tutto, anche la sua femminilità. Come quando incita le “colleghe2 del gentil sesso a lottare per contare di più: «Vorrei un mondo come l’atletica, dove uomini e donne sono uguali».

Simbolo. Alessia arriva in redazione trafelata, di corsa. Ancora stanca per la fatica della stagione indoor: i record, la nazionale, gli Europei. Un mese intenso, e ci arriva così, a questi 20 anni. «Un ingresso “forte” – esordisce –. Il mondo degli adulti è arrivato come un treno in corsa. Marcato, deciso. Sento che sto prendendo una strada tutta mia: sino all’anno scorso, ero in una classe, in un gruppo. Ora corro da sola». La vita che cambia, l’albero che cresce e – tra un po’ – darà tutti i suoi fiori e i suoi frutti. «Questo compleanno lo reputo un punto di partenza – spiega –: l’inizio di una nuova vita. Perché dall’ultimo mese ho imparato molto. Ho capito cosa devo fare d’ora in poi, che percorso voglio intraprendere. E come coltivarlo». Vent’anni, ma sembrano di più. Da cosa e da come esprime i concetti. Ecco, per questo, oltre che per il suo talento, Alessia può diventare un simbolo.

Coraggio. Oggi è l’8 marzo e Alessia – dimostrando l’intelligenza che la contraddistingue – allarga il tiro all’universo femminile. «Vorrei che il mondo fosse come l’atletica – spiega -, dove uomini e donne sono uguali. Nel mio sport, tutti hanno lo stesso spazio, la stessa visibilità, gli stessi stipendi: mi piacerebbe che, un giorno, tutto questo diventi realtà anche nella vita di tutti i giorni». Alessia pensa alle donne. A come vengono trattate, nel lavoro e non solo. «Al giorno d’oggi – dice – se una ragazza rimane incinta, rischia di perdere il lavoro: è deplorevole, non può accadere. Vogliamo più rispetto, perché abbiamo le nostre qualità. Siamo pratiche e creative – spiega – ci facciamo valere con intelligenza e con l’indipendenza. E le dimostriamo tramite i gesti, i fatti: per questo – continua – non credo ai movimenti femministi. Non serve così tanto per dimostrare e difendere i nostri diritti. Basta meno, bastano i fatti». Basti pensare che «la persona più potente d’Europa è una donna: Angela Merkel – dice sorridendo -. Può bastare questo, no?».

Stile. Non urla i concetti, Alessia, li dice sottovoce, col sorriso, nel suo stile. «Devo ringraziare l’atletica – spiega -: è lo sport che mi ha aperto agli altri, mi ha insegnato a parlare con me stessa. Mi ha sbloccato. Non avrei mai pensato, a 20 anni, di tenere una conferenza stampa». Già: lo ha fatto ad Ancona, dopo la vittoria ai campionati italiani assoluti. Una delle tante, anche se di sogni sportivi ne restano, eccme: ci sono da rifare i 2 metri «con consapevolezza», c’è la stagione estiva. Ma c’è soprattutto altro, allargando le vedute: «Sto ancora studiando (all’Università di Udine, è iscritta a lingue, ndr): vorrei laurearmi – spiega -. Quando smetterò, vorrei che non ci si ricordasse di me solo per i meriti sportivi. Mi piacerebbe che ci si ricordasse di una ragazza che sapeva fare anche altro, non solo saltare. Magari in un mondo dove viga finalmente la meritocrazia, dove va avanti chi merita. Come nell’atletica».

Un’Alessia Trost a tutto tondo, cittadina consapevole del mondo. Che sa cosa dire, dove stare, cosa fare. Il percorso è iniziato nel migliore dei modi. Auguri, campionessa. Buoni 20 anni e buona festa della donna.

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