Alice, ex autista casarsese cambia sesso e si candida

Diventata donna tre anni fa, la 61enne corre con il Pd per le comunali di Udine. La sua travagliata esistenza raccontata in due volumi che ispireranno un musical
Udine 16 marzo 2013 Incontro presso la sede del PD. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Udine 16 marzo 2013 Incontro presso la sede del PD. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

CASARSA. Nel corpo di un uomo si sentiva prigioniera, ha sofferto parecchio prima di decidere di andare contro tutto e tutti per intraprendere il percorso che l’ha portato al cambio di sesso. Oggi a tre anni di distanza dall’intervento chirurgico, Alice Concollato detta “Conco” è in lista, alle comunali, con il Partito democratico. Si sente realizzata e per questo vuole difendere i diritti di tutti.

La storia di Alice è fatta di sofferenze e incomprensioni, nata nel 1949 a Casarsa della Delizia – «il Comune di Pier Paolo Pasolini» sottolinea – solamente nel 2010 è riuscita a liberarsi del maschio che era in lei. Contro quel corpo maschile Alice ha lottato per anni, l’ha sempre rifiutato fino al punto da essere rinchiuso in un collegio missionario africano: «Negli anni Sessanta per superare certi problemi ti consigliavano di andare in riformatorio o, addirittura, in manicomio» racconta come ha fatto nei due volumi “Voglio essere Alice” (Leonardo editore) e “Semplicemente lei” (L’orto della cultura) pubblicati negli anni scorsi e ora ispiratori di un musical che, il 15 giugno, andrà in scena a Pasian di Prato.

Uscita dal collegio missionario, Alice che all’epoca era un uomo ha fatto il servizio militare e poi per sentirsi realizzato si è spostato ed è diventato padre. Ma quel corpo non era il suo. Difficile raccontare il disagio che viveva non solo tra le mura domestiche, ma anche guidando lo scuolabus nel comune di Zoppola.

Il disagio soffocato troppo spesso nella disperazione ha fatto sì che nel corpo maschile prevalesse Alice, ovvero la donna che le ha consentito di intraprendere la carriera da artista. «Per seguire Alice ho lasciato la famiglia e i parenti che mi hanno sottoposta all’inquisizione» aggiunge Alice soffermandosi sul rapporto speciale che ha mantenuto solo con la sorella, alla quale è molto legata. Era il 2004 quando ha deciso di avviare la pratica per ottenere l’autorizzazione, arrivata sei anni dopo, a cambiare sesso dal Tribunale.

Fu una decisione difficile che suo figlio, forse troppo piccolo, non ha mai capito. «Non mi vuole più vedere» racconta la donna con la voce rotta dal dispiacere per non essere riuscita a mantenere «il legame come padre e come madre del figlio che ho voluto». Il cambio di sesso l’ha isolata per un lungo periodo dalla società, tant’è che da Casarsa fu costretta a trasferirsi per un breve periodo a Lignano e da qui a Udine. Ora a sei anni di distanza dal cambio di residenza, Alice si sente realizzata e per questa ha deciso di impegnarsi per dire «no alla prostituzione e per difendere i diritti di tutte le persone. Il mio principio - assicura - è rispettare l’altra persona».(g.p.)

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