Alla maturità una tesina sull’Area giovani del Cro

Pordenone. Lisa Lunardelli, dopo una visita ad Aviano, ha voluto raccontare l’esperienza dei ragazzi ricoverati

PORDENONE. Un’esperienza che ti cambia la vita. Così Lisa Lunardelli, diciottenne di Villotta di Chions, descrive la visita che, a maggio, ha fatto all’Area giovani del Cro di Aviano. Un’esperienza talmente forte da convincerla in maniera definitiva della scelta relativa al percorso di studi che intraprenderà dopo il diploma, che sta conseguendo al liceo Grigoletti.

«Cercherò di entrare al corso di infermieristica all’università di Udine – dice –. Il mio sogno è lavorare al Cro: ho sempre desiderato fare l’infermiera, dopo essere stata nell’Area giovani del centro oncologico, farò tutto quanto nelle mie possibilità per intraprendere un percorso professionale in quella struttura».

Un primo passo, la studentessa di Chions, lo ha già fatto: alla maturità ha portato una tesina sull’Area giovani del Cro.

«Ho spiegato non solo come funziona la struttura e qual è la filosofia di base – racconta la giovane – ma anche le differenze tra i ragazzi sani e quelli che devono combattere contro un tumore. Per diversità non intendo solo elementi legati alla malattia, ma anche gli effetti del male a livello psicologico, quando si è in una fase della vita che dovrebbe riservare solo gioia e spensieratezza. Infine, ho affrontato le malattie oncologiche dal punto di vista scientifico».

Un lavoro di cui Maurizio Mascarin, responsabile dell’Area giovani del Cro, si dice onorato.

«Ci fa molto piacere – afferma l’oncologo – che una studentessa abbia scelto il nostro centro, tra tutti gli argomenti che aveva a disposizione, per la sua tesina. Da anni cerchiamo di lavorare in sinergia con le scuole, questo è un altro tassello che prosegue la composizione di un mosaico che ci sta regalando soddisfazioni. Il nostro obiettivo, portando gli studenti nell’Area giovani del Cro, è duplice. Da un lato vogliamo evitare l’isolamento dei ragazzi ricoverati: la presenza di coetanei contribuisce alla definizione di un percorso complesso».

L’altra finalità è far comprendere agli studenti la difficoltà di determinate situazioni. «La cosa che più mi ha colpita quando ho visitato l’Area giovani – conclude Lisa – sono stati i sorrisi, i bellissimi sorrisi di ragazzi della mia età a cui la vita ha messo di fronte una montagna. E lo ha fatto troppo presto, ma loro non hanno perso la voglia di sorridere».

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