Allarme bostrico in montagna, il parassita che sta distruggendo gli alberi in Carnia

Il sindaco Francesco Brollo chiede un confronto con il Consorzio e la Regione. La presenza della larva segnalata anche a Rigolato, Paluzza e Tarvisio

Occhi puntati sui boschi colpiti dal bostrico tipografo vicino alla Torre Picotta: ancor prima degli effetti di Vaia, il cambiamento climatico presenta il conto.

Le piante secche e per precauzione quelle vicine vanno tagliate. Tolmezzo e altre zone della Carnia presentano “bolle” di bosco colpite dal coleottero parassita (insetto che si sviluppa nelle cortecce e causa la rapida morte della pianta): per esempio ce ne sono con almeno una decina di piante bostricate sopra Gracco di Rigolato, due bolle spiccano nel Sappadino, ve ne sono a Paluzza, qualcosa a Sutrio, diverse a Treppo-Ligosullo. Ancora non è l’effetto di Vaia, secondo gli esperti, quello non arriverà prima della primavera sommandosi a questo, pure frutto dei cambiamenti climatici, con estati sempre più calde e stress idrici.

Nella foresta la larva killer: gli abeti sono in pericolo


Tarvisiano e Val Canale appaiono ancor più aggrediti dal bostrico. Le stazioni forestali carniche monitorano i boschi colpiti (che per ora sono in linea con gli ultimi anni). L’area vicina alla Torre Picotta con macchie bostricate non fu interessata da schianti di Vaia. La stazione forestale ha invitato i proprietari a tagliare gli alberi malati per evitare il contagio, ma pesano la frammentazione fondiaria e il fatto che le imprese boschive sono impegnate sugli schianti causati da Vaia ed è arduo trovarne per intervenire altrove, anche perché il legname degli alberi bostricati ha minor valore e si colloca in un mercato già saturo e dai prezzi bassi dopo Vaia.

Il consigliere comunale Valter Marcon ha presentato in aula un’interrogazione su ampi boschi di abete rosso aggrediti dal coleottero parassita a Tolmezzo. Con le ricorrenti siccità estive, «molti abeti “riscaldati” – rileva – sono diventati più vulnerabili all’attacco di questi insetti che si sono riprodotti in gran numero allargando il loro campo d’azione».

Cambia il clima un insetto divora l’abete rosso

Dal centro città si vedono, segnala, sulle pendici sud della Picotta, due macchie: una più grande sulla sella tra Picotta e Strabut, e una molto minore più a valle. Indica pure “Pedeschie” sopra Imponzo e altri siti. Marcon ha chiesto di agire per evitare che la situazione sfugga di mano, investa il patrimonio boschivo comunale e persino il “giardino botanico”del 1936, con l’ultima sequoia e altre piante, che tuttavia, ha detto il sindaco Brollo, per gli esperti non vengono attaccate da quel parassita. Brollo condivide invece molto i timori per i boschi bostricati a Tolmezzo e in Carnia.

A livello comunale propone di integrare i lotti che saranno oggetto di esbosco con le parti già interessate dal parassita e a livello carnico, ha spiegato, è in corso un confronto con Consorzio Boschi Carnici e Regione per pensare a forme di compensazione per coprire parte delle spese che renderebbero del tutto sconveniente andare a prelevare tali piante.

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