Allarme frana nella notte a Cazzaso: pronti all'evacuazione, poi lo stop

Registrati nuovi movimenti legati alle ultime scosse telluriche: l’ipotesi, se i valori non fossero scesi nel giro di qualche ora, era l’evacuazione dei 76 residenti nella frazione di Tolmezzo

Tanja Ariis
La polizia locale impegnata a Cazzaso a valle della frana
La polizia locale impegnata a Cazzaso a valle della frana

TOLMEZZO. Nel cuore della notte, tra venerdì 5 e sabato 6 aprile, il sistema di monitoraggio della storica frana di Cazzaso ha registrato nuovi movimenti, forse legati alle ultime scosse sismiche, ma che per più di un paio d’ore hanno fatto temere di dover evacuare.

La frana è sotto strettissima e costante sorveglianza. Lo ha dimostrato quanto avvenuto alle 3 di notte di sabato, quando l’accensione di 3 spie rosse, 6 arancioni e 2 gialle su 13 ha messo in moto la macchina organizzativa tra Protezione civile regionale e Comune di Tolmezzo per agire a tutela degli abitanti.

La mappa con le segnalazioni inviate dal gps
La mappa con le segnalazioni inviate dal gps

L’ipotesi sul tavolo in quel momento, se quei valori non fossero scesi nel giro di qualche ora, era l’evacuazione dei 76 residenti di Cazzaso. «Non sappiamo ancora bene – premette il sindaco Roberto Vicentini – cosa abbia creato quei nuovi movimenti. Probabilmente lo sciame sismico, le precedenti piogge nei giorni scorsi, gli sbalzi di temperatura. Fatto sta che alle 3 di notte mi chiama il direttore della Protezione civile regionale Aristei dicendomi di convocare tutti: la frana si era mossa, c’erano molti gps accesi rossi e arancioni. Lui stava partendo con geologo e personale per arrivare su».

Vicentini non ha perso tempo, ha subito convocato il coordinatore di Protezione civile comunale, Gianni Cimenti, il comandante della Polizia locale, Alessandro Tomat con il collega Andrea Ermano, i responsabili comunali Mauro Paschini e Davide Mainardis. «Avevo predisposto tutto – continua Vicentini - secondo il protocollo, perché Aristei mi aveva preannunciato che se i valori non diminuivano, avremo dovuto provvedere all’evacuazione. Alle 6 i gps per fortuna sono tornati tutti verdi. Siamo andati a Cazzaso in sopralluogo perché si pensava a un’anomalia del sistema. Invece era tutto a posto».

Vicentini rivolge un plauso alla Protezione civile regionale. «Sono stati davvero tempestivi – riconosce – e li ringrazio per questo, perché si sono attivati in tempo reale, sono partiti da Palmanova in piena notte e hanno dimostrato un’efficienza encomiabile. La frana è storica, presenta un movimento continuo ma su di essa – assicura – c’è un monitoraggio reale continuo. Siamo tutti sul pezzo perché ci preme dare tranquillità alla popolazione».

Ora si attende l’esito dello studio dell’università Milano-Bicocca con tutti i rilievi di questi mesi. «Dovrebbe arrivare entro metà mese – indica il sindaco – e faremo anche delle modifiche al protocollo. Ora, passata la paura, abbiamo colto l’occasione per confrontarci sulle migliorie che possiamo apportare. Stabiliremo dei range sui metodi di intervento che ci fornirà la statistica. L’università ha fatto dei rilievi statistici anche storici. Stanno monitorando anche le piogge».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto