Alle superiori si entrerà dopo le 9, i sindaci potranno chiudere piazze e strade: ecco le misure del nuovo Dpcm

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UDINE. Il premier Giuseppe Conte ha firmato domenica 18 ottobre il nuovo Dpcm. Tra le novità, gli orari delle superiori, con gli studenti che entreranno obbligatoriamente dopo le 9 e la possibilità per i sindaci di chiudere vie e piazze affollate.
SCUOLA
L'attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi continuerà a svolgersi in presenza. Insomma: scuole materne, nidi, elementari e medie continueranno ad accogliere bimbi e ragazzi, con le modalità e i protocolli sin qui utilizzati. Per le superiori è caldeggiato forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e uscita degli alunni, che non potranno entrare in aula prima delle 9. Un modo per alleggerire il peso sul trasporto pubblico.
STRADE E PIAZZE
Nel suo discorso il premier ha fatto citato esplicitamente i sindaci, indicandoli come coloro che dovranno decidere se chiudere determinate zone. Lo stesso concetto si leggeva in una prima bozza del dpcm. Nella versione definitiva, però, il riferimento ai primi cittadini è saltato: "Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento - si legge nel testo approvato - può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private". Una formula più generica, dunque, che però non frena le proteste dell'Anci.
SMART WORKING
Il 75% dei lavoratori dovrà restare in smart working. Una misura che mira a limitare i contatti all’interno degli uffici, ma anche a ridurre le presenze sui mezzi pubblici. Si tratta di un provvedimento che riguarda i dipendenti pubblici, ma potrà essere adottato anche nel settore privato con accordi mirati. Il Cts ha espresso parere favorevole e anche i governatori hanno espresso il proprio consenso.
RISTORANTI
le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 sino alle ore 24.00 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18.00 in assenza di consumo al tavolo. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24.00, la ristorazione con asporto.
È fatto obbligo per gli esercenti di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo le autostrade.
SAGRE E FIERE
Sospese fiere (tranne quelle di rilevanza nazionale e internazionale) e le sagre.
PALESTRE: 7 GIORNI DI TEMPO
Il governo ha deciso di dare una settimana di tempo a palestre e piscine- su cui la maggioranza è spaccata con il ministro della Salute Roberto Speranza favorevole alla chiusura contro quello dello Sport Vincenzo Spadafora che si è battuto l'apertura- per adeguarsi ai protocolli di sicurezza. Altrimenti si chiude.
Nella bozza si legge: "L'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell'individuo attraverso l'esercizio fisico, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome".
STOP ALLO SPORT DEI DILETTANTI
L'attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale. Calcetto, ma anche basket e altri sport da contatto saranno vietati a livello amatoriale e con il nuovo decreto la misura riguarderà anche le associazioni e le società dilettantistiche, comprese dunque le scuole per bambini e ragazzi. Negli ultimi giorni c’è stato il tentativo in alcuni circoli di iscriversi a enti dilettantistici affiliati al Coni per aggirare le restrizioni.
In generale, “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato italiano paralimpico e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali”.
MASCHERINE E ATTENZIONE CON PARENTI
«Le misure più efficaci restano le precauzioni di base: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Facciamo attenzione nelle situazioni in cui abbassiamo la guardia, con parenti ed amici. In queste situazioni occorre massima precauzione», ha detto Conte.
CINEMA E TEATRI
Rimangono aperti con il numero massimo di 1.000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.
SALE GIOCHI E SCOMMESSE
Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle ore 8.00 alle ore 21.00.
SOSPESI GLI ESAMI DI SCUOLA GUIDA
È disposta la temporanea sospensione delle prove pratiche di guida.
CONGRESSI E RIUNIONI
Sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza; tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e a condizione che sia assicurate specifiche misure idonee a limitare la presenza del pubbliche, ad accezione di quelle di rilevanza nazionale, si svolgono senza la presenza di pubblico; nell'ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni di interesse pubblico; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza.
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