Allevamenti, nuove distanze dalle case
FONTANAFREDDA. L’iter autorizzativo della variante 35 al Piano regolatore si è concluso con la modifica delle distanze tra i nuovi allevamenti zootecnici e le zone residenziali del territorio di Fontanafredda: sono stati portati dai precedenti 300 agli attuali 1.500 metri. È ancora in atto, per converso, il contenzioso tra l’azienda agricola Della Valentina e il Comune di Fontanafredda (citato innanzi al Tar) per l’annullamento del provvedimento che, a dire dell’impresa, l’avrebbe danneggiata impedendole di portare a compimento un progetto legato a un nuovo allevamento di pollame.
Risvolti giudiziari a parte, appare chiaro che la variante 35 – il cui percorso era stato inaugurato dall’amministrazione Baviera – non ha risolto o concluso le criticità legate a un settore, quello degli allevamenti, a cui Fontanafredda è indubbiamente legata. La soluzione restrittiva sulle distanze da mantenere per insediarsi nel territorio comunale pone sì un freno a nuovi insediamenti produttivi, ma non cancella i problemi derivanti da quelli esistenti. Si rischia anche di mettere i bastoni tra le ruote agli imprenditori già presenti, i quali non possono espandere le attività in virtù della variante 35.
«Il vincolo dei 1.500 metri non è una soluzione definitiva al problema degli allevamenti sul territorio – conferma l'assessore competente Franco Anese – L’iter della variante era cominciato e andava portato a termine, ciò non vuol dire che non si possa ripartire proprio da qui per intavolare un nuovo ragionamento». Senza esasperare, aggiunge, lo scontro “sociale” tra imprenditori e cittadini, ciascuno dei quali dovrà essere disposto a rivedere le proprie posizioni, ammorbidendole piuttosto che inasprendole.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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