Alloggi del Comune di Tarcento negati ai rifugiati ucraini, monsignor Corgnali condanna le polemiche: basta strumentalizzazioni indegne

Lunedì 4 aprile il sopralluogo del consigliere Petri negli appartamenti: tre si possono sistemare

Viviana Zamarian
Il parroco di Tarcento, monsignor Duilio Corgnali
Il parroco di Tarcento, monsignor Duilio Corgnali

TARCENTO. Diatribe che devono essere aperte e chiuse in Consiglio comunale. Senza uscire dall’aula. «Perché nulla hanno a che fare con la realtà. Sono solo delle inutili strumentalizzazioni indegne».

Il parroco di Tarcento, monsignor Duilio Corgnali, non nasconde il suo rammarico per le polemiche sulle case di proprietà del Comune che la giunta ha stabilito di non aprire ai profughi ucraini – considerate le condizioni di degrado in cui versano – e che in questi giorni hanno portato Tarcento alla ribalta nazionale. «Appena è scoppiata la guerra – riferisce il sacerdote – si è svolto un incontro in Comune con il sindaco, il vicesindaco, la parrocchia, la Croce rossa, la Caritas proprio per trovare una soluzione idonea per l’accoglienza ricevendo subito una grande disponibilità da parte dei cittadini. Per tale motivo fa male sentire accuse fatte sulla pelle della povera gente. Basta a queste inutili speculazioni partitiche che fanno solo danno a Tarcento».

la polemica
Il caso Tarcento, case comunali negate ai profughi ucraini. Il sindaco: “Alloggi non arredati e inagibili”

Le soluzioni, dice monsignor Corgnali, sono state trovate. Così come i posti per ospitare i rifugiati ucraini. «E se ne serviranno degli altri ne troveremo ancora – afferma –. Le lotte di partito, riflessi di una campagna elettorale che ancora continua, le facciano per altri motivi non a discapito di persone bisognose».

Nel pomeriggio di lunedì 4 aprile il consigliere Maurizio Petri, primo firmatario di una delle due mozioni, bocciate dalla maggioranza, con cui si chiedeva che gli immobili di proprietà del Comune venissero destinati all’accoglienza delle famiglie in fuga dall’Ucraina in guerra, ha svolto un sopralluogo nei quattro appartamenti a disposizione. «Premetto che questa mozione – ha riferito – l’ho presentata con il cuore per aiutare i profughi ucraini. Adesso tutta questa polemica sta prendendo una piega che a me non piace perché a fare una pessima figura è Tarcento. Ho visitato gli alloggi e sono convinto che almeno tre su quattro, dopo dei lavori di sistemazione fattibili, potrebbero essere destinati all’accoglienza».

La denuncia
Caso Tarcento: l’alloggio giudicato inagibile per l’accoglienza dei profughi ucraini è stato valutato 89 mila euro
L’intervento dei carabinieri in municipio a Tarcento

Nella stessa giornata il sindaco Mauro Steccati ha ribadito: «Gli appartamenti necessitano di lavori per essere resi abitabili e sono vuoti, privi di arredo. Non si dovrebbe speculare sui drammi e le tragedie. Dispiace che parte della sinistra tarcentina (e non solo) continui a fare polemiche. Per quanto riguarda la tragedia dell’Ucraina, la verità è che il paese ha risposto generosamente alla nostra richiesta di eventuale disponibilità ad aiutare in qualsiasi modo chi fugge da questa guerra, in maggioranza donne e bambini».

Una polemica che non accenna a esaurirsi, dunque, e che potrebbe tornare in aula durante il Consiglio comunale convocato per mercoledì 6 aprile, alle 14.30.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto