Alpini, 62 candeline a Piancavallo

Celebrata la fondazione della sezione di Aviano. L’arrivederci a Pordenone per l'adunata nazionale 

AVIANO. In tanti al 62° raduno del Gruppo Ana di Aviano “Cesare Battisti”, presieduto da Franco Bientinesi, con la sezione di Pordenone, presieduta da Giovanni Gasparet. Ricorrenza che ha segnato l’81º anniversario dell’Ana avianese, uno dei gruppi più numerosi e antichi, in vista della preparazione del raduno nazionale degli alpini a Pordenone, a maggio 2014.

Introdotta dallo spettacolo del Coro Ana di Aviano, diretto da Maurizio Cescut, la cerimonia commemorativa ha visto intervenire tanta gente alla chiesetta alpina-monumento di Collalto. Messaggi di saluto da parte del generale Ignazio Gamba e del tenente colonnello Antonio Esposito della brigata Julia, entrambi impegnati nella missione di pace in Afghanistan.

Con i presidenti Giovanni Gasparet, Ana di Pordenone, e Franco Bientinesi, Gruppo Ana di Aviano, presente il sindaco Stefano Del Cont Bernard, sono intervenuti il colonnello Capuani dell’aeroporto Pagliano e Gori e i rappresentanti Usaf: Vosseller, Lane e Mantovani. La messa, celebrata dal vescovo esimio Ovidio Paletto, è stata introdotta dall’esibizione della fanfara alpina “Madonna delle Nevi” diretta da Bruno Pasut e accompagnata nella liturgia dal Coro Ana di Aviano.

Preceduti dall’alzabandiera e dalla deposizione delle corone commemorative, hanno parlato: Franco Bientinesi, presidente Ana di Aviano, il sindaco Stefano Del Cont Bernard e Giovanni Gasparet, presidente della sezione Ana pordenonese. Tutti tre hanno richiamato valori ed esempi di solidarietà degli alpini: Biantinesi annunciando di destinare le offerte raccolte all’istituzione “Casa Padiel”, il sindaco Del Cont indicando solidarietà e volontariato degli alpini, quali esempi da seguire per affrontare l’attuale crisi economica e di valori, dando prospettive ai giovani. Il presidente Giovanni Gasparet, quale esempio concreto di solidarietà, ha evocato la ricostruzione, dopo il terremoto, del villaggio Ana a Fossa, vicino L’Aquila.

Durante la messa, era seduto prima fila Giovanni Cimolai, 94 anni, alpino di Vigonovo, reduce dai fronti greco-albanese, russo e dalla battaglia di Nikolajewka. Nella sua omelia, monsignor Ovidio Paletto ha chiesto a tutti di «mettere fede nella vita», quale miglior antidoto all’indifferenza e soprattutto alla corruzione. Poco prima del rancio, un anziano turista è stato colto da un malore: Soccorso, è stato portato a Pordenone. Il rancio ha concluso la festa, dopo la scopertura di una targa all’hotel Regina, per l’istituzione del centro formazione sicurezza e soccorso piste.

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