Alpini, adunata nazionale, i fondi dall'avanzo di bilancio

Decisione del Comune di Pordenone per finanziare l'appuntamento del 2014. Ecco come si cerca di far fronte ai tagli delle risorse
ANTEPRIMA Cuneo 13-05-2007 alpini pordenone
ANTEPRIMA Cuneo 13-05-2007 alpini pordenone

PORDENONE. Mezzo milione di euro liberi da vincoli. Ammonta a 576 mila euro il “gruzzoletto” che il Comune ha risparmiato – dopo la cura dimagrante alla spesa e quella imposta dal calo dei trasferimenti di Regione e Stato – e che potrà mettere a bilancio nell’anno in corso. Soldi che, nelle intenzioni del primo cittadino, Claudio Pedrotti «dovranno andare almeno in parte a sostegno dell’adunata degli alpini». La trattativa in maggioranza è aperta tenendo conto del fatto che la cifra andrà ridotta di ulteriori 190 mila euro: soldi dei contributi regionali per abbattere le rette degli asili nido e che il Comune dovrà anticipare per un ritardo tutto triestino.

Meno trasferimenti. Alla voce entrate (circa 104 milioni di euro) quelle da trasferimenti regionali e statali sono diminuite di 13,36 milioni di euro passando a quota 40 milioni rispetto al 2011 (quando erano 53). Un calo «legato essenzialmente a contributi regionali. Sul calo incidono, tra le poste maggiormente significative, per circa 4,5 milioni il trasferimento per Ici abitazione principale, cancellato per effetto dell’avvio nel corso del 2012 dell’Imu – si legge nel rendiconto approvato dalla giunta Pedrotti -, per circa 4 milioni le anticipazioni disposte nel 2011 di alcuni contributi regionali a parziale copertura di oneri di ammortamento su mutui, per 3,5 milioni circa la cessazione per fine ammortamento di alcuni contributi regionali in conto interessi concessi a fronte di oneri finanziari su mutui». La dipendenza del bilancio corrente dai trasferimenti ha inciso per il 38,34 per cento delle entrate nel 2012 (dalla Regione per 35, 6 milioni, dallo Stato per 612 mila euro e da altri enti per 3,8 milioni). Anche le entrate extratrubutarie sono calate: scese a 21 milioni con un calo di 1,7 milioni su cui pesa (per circa 450 mila euro) la minor distribuzione delle riserve Atap.

Avanzo. In questo contesto di Austerity l’avanzo di amministrazione ammonta comunque a 3,2 milioni di euro di cui 2,4 con vincolo di destinazione - «entrate derivanti da lasciti, dalla gestione dell’ambito sociale urbano, dal fondo svalutazione crediti e dal sovragettito Imu da restituire nel 2013 alla Regione attraverso il meccanismo della compensazione» e circa 576 mila liberi da vincoli. Su questo si giocherà gran parte della discussione della maggioranza – il bilancio dovrebbe arrivare in aula – con la consapevolezza generale che pensare di puntare i fondi sugli investimenti significherebbe inciampare sul dosso del patto di stabilità. E poi a quei fondi bisogna comunque togliere poco meno di 200 mila euro che il Comune dovrà usare per anticipare una “dimenticanza” della Regione ovvero il ritardo nel trasferimento dei fondi per gli asili nido.

Spesa. Per quel che riguarda il 2012, la spesa totale è scesa a 105 milioni (caldo di 18 milioni) e la spesa corrente si è attestata sui 77 milioni con un taglio del 9,15 per cento (pari a 7 milioni e mezzo). «Oltre la metà dell’impegnato (52,34%) è relative a spese per funzioni generali di amministrazione nel settore sociale – si legge nel rendiconto -. Peraltro il settore sociale da solo rappresenta quasi il 33,54% del totale impegnato». Rispetto al 2011 «le diminuzioni maggiormente significative attengono alle spese per il personale diminuite di 627 mila euro, alle prestazioni di servizi per 806 mila euro, ai trasferimenti per € 308 mila e per 5,5 milioni di euro relativamente agli oneri straordinari della gestione corrente, di cui €4 milioni circa legati a quote di contributi regionali a fronte di mutui per la realizzazione di opere pubbliche, riscossi anticipatamente rispetto agli oneri di ammortamento dei correlati mutui».

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