Alpini, parte la macchina dell’adunataa nazionale

Pordenone, ecco chi farà parte del comitato organizzatore presieduto da Geronazzo. Bisogna trovare un milione e mezzo di euro
20090510 - LATINA - POL - ALPINI: LA RUSSA TRA PENNE NERE, CANTANO L'INNO D'ITALIA. Un momento della 82/ma adunata nazionale delle Penne Nere, stamani a Latina. Hanno sfilato tra l'abbraccio della gente comune e sotto gli occhi del ministro della Difesa Ignazio La Russa e del presidente della Camera Gianfranco Fini circa 80 mila alpini provenienti da tutte le sezioni italiane dell' Associazione nazionale alpini, in occasione della adunata a Latina alla quale partecipano oltre 300 mila Penne Nere. Aperta dalle formazioni delle Penne Nere che vivono nei luoghi storicamente legati agli Alpini (Piemonte, Friuli, Trentino Alto Adige e Liguria), la sfilata proseguira' tutto il giorno: tanto servira' perche' tutti i partecipanti possano portare le proprie bandiere sul percorso sotto gli occhi ammirati delle persone. ANSA/ENRICO DE VITIIS/DRN
20090510 - LATINA - POL - ALPINI: LA RUSSA TRA PENNE NERE, CANTANO L'INNO D'ITALIA. Un momento della 82/ma adunata nazionale delle Penne Nere, stamani a Latina. Hanno sfilato tra l'abbraccio della gente comune e sotto gli occhi del ministro della Difesa Ignazio La Russa e del presidente della Camera Gianfranco Fini circa 80 mila alpini provenienti da tutte le sezioni italiane dell' Associazione nazionale alpini, in occasione della adunata a Latina alla quale partecipano oltre 300 mila Penne Nere. Aperta dalle formazioni delle Penne Nere che vivono nei luoghi storicamente legati agli Alpini (Piemonte, Friuli, Trentino Alto Adige e Liguria), la sfilata proseguira' tutto il giorno: tanto servira' perche' tutti i partecipanti possano portare le proprie bandiere sul percorso sotto gli occhi ammirati delle persone. ANSA/ENRICO DE VITIIS/DRN

PORDENONE. Oggi si parte davvero. Dopo l’aggiudicazione, lo scorso autunno, la sezione di Pordenone “cede il comando” dell’organizzazione dell’adunata nazionale in città, dal 9 all’11 maggio 2014, all’apposito comitato organizzatore. Stamattina nello studio del notaio Guido Bevilacqua verrà stipulato l’atto costitutivo del Coa, il comitato organizzatore dell’adunata. Tutte le istituzioni che concorrono all’accordo hanno già designato il loro rappresentante.

Il presidente del Coa sarà Nino Geronazzo, designato dal consiglio nazionale dell’Ana, l’uomo che ha organizzato gli ultimi grandi eventi dalla passata kermesse di Bolzano alla prossima di Piacenza; vicepresidente sarà il segretario generale dell’associazione delle penne nere, il generale Silverio Vecchio. Del comitato fanno parte, inoltre, il consigliere nazionale di riferimento della sezione, Renato Cisilin, di Gorizia, il presidente degli alpini di Pordenone Giovanni Gasparet e i vice Umberto Scarabellotto e Gianni Antonutti. La Regione ha indicato il vicepresidente Luca Ciriani, la Provincia Eligio Grizzo e il Comune capoluogo Bruno Zille.

L’organismo ha il compito di predisporre le strutture logistiche necessarie per l’adunata, elaborare il programma della manifestazione, prendere contatti con le autorità, gli organi pubblici e privati, gli istituti di credito per definire la raccolta dei fondi e la loro gestione, e gestire le attività economiche e mercantili inerenti l’evento.

Sarà questo comitato a gestire costi e ricavi dell’adunata. I finanziamenti. Per la kermesse «serviranno non meno di un milione e mezzo di euro», calcola il presidente della sezione Giovanni Gasparet. «Altri riusciremo a recuperarli dalle sponsorizzazioni e da partners dell’evento». Le prime donazioni dei privati sono cominciate già da alcuni mesi. La sezione conta, fiduciosa, sull’intervento degli enti pubblici. Prima è stata la Provincia, 40 mila euro: «Già con le variazioni di bilancio 2013 qualcosa stanzieranno, ricordando che la parte più consistente sarà inserita nei bilanci del 2014».

Lo statuto del comitato prevede che, eventuali passività al termine dell’evento, saranno coperte per il 70 per cento dalla sezione di Pordenone e per il 30 per cento dalla sede nazionale dell’Ana. Con le medesime proporzioni verranno altresì distribuiti eventuali utili che, in ogni caso, dovranno essere destinati a opere con finalità sociale, interventi umanitari o per il potenziamento delle strutture della protezione civile.

Giovanni Gasparet puntualizza: «La quantità di denaro che deriverà dall’evento è di norma ben superiore di trenta volta rispetto all’investimento». Insomma, le spese ci saranno, ma anche i ricavi. E quanti, ma non per l’Ana, bensì per l’economia del territorio: «Qualcuno ci guadagnerà, noi lavoriamo», taglia corto il presidente della sezione.

I primi atti del comitato – che dal prossimo mese avrà riunioni operative praticamente settimanali fino all’evento (al quale mancano 441 giorni) – saranno quelli di incontrare le istituzioni: dalla prefettura alla questura per l’ordine pubblico, il 118 per i soccorsi, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco. Saranno le istituzioni, infatti, a dovere fare fronte all’arrivo stimato di almeno 400 mila persone da tutta Italia, concentrate a Pordenone in tre giorni.

Il programma di massima prevede per venerdì 9 maggio l’apertura della cittadella degli alpini al parco San Valentino e l’arrivo dei gonfaloni di Regione, Provincia, e dei 51 Comuni del Friuli occidentale. Sabato alle 16 la messa presieduta dal vescovo al palazzetto dello sport e il “ricevimento del sindaco”. La domenica, dalle 9 la grande sfilata - da viale Grigoletti si proseguirà per viale Marconi e viale Dante con scioglimento sulla doppia rotonda di viale Martelli -, ininterrotta fino alle 19.

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