Alta tensione a Lignano: «Abusivi anche in centro: ora basta»
LIGNANO. Dalla spiaggia all’asse centrale il passo è breve. Anche per i venditori abusivi. Che terminata la loro giornata sul litorale, si trasferiscono la sera nelle vie dello shopping lignanese.
Alimentando così la polemica tra operatori economici e albergatori, che chiedono maggiori controlli e “retate” anche negli appartamenti – soprattutto in via Italia – dove essi trovano alloggio (anche se, di fatto, questo nella pratica risulta di difficile applicazione).
Controlli che in realtà continuano da parte della polizia locale anche in centro. Eppure si vorrebbe una presenza ancora maggiore.
«È inutile – afferma lo storico albergatore Bruno Della Maria – fare una retata a spot. Per risolvere il problema quei 24 uomini delle forze dell’ordine che sono stati impegnati nel blitz effettuato in alcuni tratti di spiaggia dovrebbero essere costantemente impiegati per monitorare le vie del centro e gli appartamenti».
Soprattutto nel fine settimana sono davvero numerosi i venditori che si appostano nell’asse centrale di Sabbiadoro, almeno una quarantina. Uno a pochi metri dall’altro. Anche quando piove.
La scorsa domenica la polizia locale con sei agenti impegnati ha effettuato decine di sequestri di ombrelli e di accendini. Con l’arrivo del brutto tempo si sono fatti trovare pronti a offrire merce ad hoc. La maggior parte vende però i bastoni per scattarsi i “selfie”, ma non manca chi propone agli ospiti della località balneare occhiali, cappelli colorati, collane, braccialetti e quant’altro.
All’angolo di una via a City c’è l’immancabile postazione per chi vuole farsi le treccine. Insomma, dai negozianti e dagli albergatori arriva forte e chiara la richiesta di una presenza più costante e più numerosa delle forze dell’ordine.
Si chiede di effettuare retate negli appartamenti usati come alloggi, ma sopratutto come deposito delle loro merci contraffatte. E soprattutto si chiede che questi blitz non vengano svolti una tantum.
Il primo della stagione, che aveva visto impegnati polizia locale e capitaneria di porto a inizio giugno, aveva portato al sequestro di oltre 800 pezzi: borse, asciugamani, collane, portachiavi laser, occhiali da sole. Peccato però che il giorno dopo venditori e massaggiatrici cinesi erano di nuovo in spiaggia.
Una battaglia, quella contro l’abusivismo, che il Comune di Lignano assieme alla Prefettura di Udine sta portando avanti attraverso un progetto che da una parte punta alla sensibilizzazione dei turisti, con l’invito a non acquistare, dall’altra alla repressione.
Dal coordinamento del centrodestra e dalla Lega Nord era invece arrivata la proposta di effettuare posti di blocco all’ingresso della località balneare per sequestrare le merci dei venditori abusivi prima che raggiungano spiagge e vie del centro.
In città la questione abusivismo rimane centrale. Non solo tra gli operatori, ma anche fra i turisti, che protestano per la presenza così numerosa e invasiva dei venditori.
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