Alta tensione al raduno della Decima Mas

Presidio degli antifascisti davanti al municipio. Una delegata sfodera il saluto romano: piovono fischi e insulti
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 16_01_2016 Municipio X MAS e manifestazione Rifondazione Comunista © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 16_01_2016 Municipio X MAS e manifestazione Rifondazione Comunista © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Era un incrocio pericoloso. Il raduno dei combattenti della Decima flottiglia Mas nel 71° della battaglia di Tarnova; la contemporanea manifestazione degli antifascisti contro il Comune che ha ospitato la cerimonia in municipio; la presenza della sede di CasaPound. Tutto in un fazzoletto di pochi metri.

La Questura non ha sottovalutato i rischi e ha disposto, ieri mattina, un servizio di controllo molto accurato, con la presenza anche di agenti in tenuta antisommossa. E i momenti di tensione non sono mancati. Fortunatamente, non sono sfociati in tafferugli o in scontri veri e propri.

Erano da poco passate le 11 quando gli ex combattenti della Decima Mas hanno deposto un omaggio floreale al lapidario dei dipendenti comunali deportati in Jugoslavia. Proprio in quei frangenti, all’esterno, gli antifascisti intonavano “Bella Ciao” manifestando il loro duro dissenso contro la decisione del sindaco di ricevere la delegazione.

«Questi “difensori dell’Italianità di Gorizia” collaborarono con i militari del Terzo Reich, furono artefici di azioni contro i partigiani italiani e sloveni che combattevano per liberare i nostri territori dall’occupazione nazista e di numerosi e feroci rastrellamenti di civili nei territori dove agivano i partigiani, di torture e di esecuzioni sommarie. Il loro comandante, il principe Junio Valerio Borghese, che per l’associazione ancora oggi rappresenta un mito, il 7 dicembre 1970 fu il principale artefice del fallito Golpe Borghese, tentativo di rovesciare la Repubblica e prendere il potere per instaurare un regime fascista in Italia», la contestazione.

In quei momenti, una componente della delegazione della Decima Mas ha voluto contestare quell’azione di disturbo con il saluto romano rivolto verso i manifestanti di sinistra. Immediata la reazione degli antifascisti che hanno opposto il pugno chiuso, subissando di fischi e improperi la contestatrice.

Fra i manifestanti di sinistra l’assessore provinciale Ilaria Cecot, il consigliere comunale Emanuele Traini e il segretario di Rc Roberto Criscitiello. Alla cerimonia, solo per qualche minuto, ha preso parte anche una decina di militanti di CasaPound che hanno attraversato la piazza scortati dalla polizia.

Non c’era il sindaco Ettore Romoli: in sua vece sono intervenuti il suo vice Roberto Sartori e il consigliere comunale Fabio Gentile.

CasaPound in un breve comunicato stampa diffuso dopo la manifestazione ha definito, «vergognosa» la manifestazione organizzata per protestare contro la presenza della delegazione della Decima Mas alla commemorazione delle vittime del regime titino.

«Il corteo che si è rivelato un flop, non avrebbe dovuto nemmeno essere organizzato e concesso dalla questura di Gorizia – sostengono –. Le motivazioni? La prima per rispetto verso le vittime italiane delle stragi titine e gli eroi della gloriosa X Mas, che hanno combattuto per l’onore e la gloria della nostra Nazione. La seconda perché potevano manifestarsi episodi di violenza, mettendo a rischio l’incolumità dei partecipanti alla commemorazione».

«L’Anpi che tanto professa la libertà di parola ed é contro ogni singolo atto di violenza, si è rivelata un manipolo di immaturi irresponsabili con tanto di insulti ai convenuti».

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