Anche i padri separati tra i nuovi poveri in fila per un pasto

In aumento le persone assistite dalla Croce Rossa in Friuli. Chieste «misure forti» al Comune di Udine. Barillari: «Saremo al loro fianco»

UDINE. Padri separati e famiglie monoreddito: sono loro i nuovi poveri che si mettono ogni giorno in fila davanti agli sportelli dei servizi sociali o della Croce Rossa, a caccia di contributi per bollette energetiche o per chiedere semplicemente del cibo per sfamare i figli.

Sono state 4.860 le persone assistite dal comitato provinciale della Cri nel 2017, con un aumento rispetto al 2016 del 20 per cento degli accessi alla sede di via Pastrengo, nell’ex caserma Friuli. Una crescita in linea con il report stilato dall’Istat che stima in povertà assoluta il 7 per cento delle famiglie residenti.

A Udine il 65 per cento di coloro che non arrivano a fine mese è italiano, il 35 per cento è di origine straniera.

Il dato ha fatto scattare l’allarme anche in città e la Croce Rossa nei giorni scorsi ha incontrato l’assessore alla sanità e all’assistenza sociale, Giovanni Barillari, per chiedere «misure forti di contrasto alla povertà», spiega il vice presidente del comitato, Andrea Spinato. «L’unione fa la forza – aggiunge –. Noi mettiamo ogni giorno a disposizione della comunità operatori e volontari formati, grazie anche al supporto dei servizi sociali, ma, mai come ora, abbiamo bisogno dell’aiuto dell’amministrazione».

Il presidente Sergio Meinero ricorda come «la Croce Rossa di Udine promuova da oltre 10 anni sul territorio lo sviluppo dell’individuo e persegua questo obiettivo attraverso la prevenzione e la risposta ai meccanismi di esclusione sociale». Pieno appoggio arriva dallo stesso Barillari: «Saremo al loro fianco per agevolare il percorso di contrasto all’indigenza che sta dilagando anche nella nostra città».

Tra le proposte della Cri anche la creazione di un punto d’ascolto in via Pastrengo «dove le persone – sottolinea Spinato –, grazie all’aiuto anche di un’assistente sociale, ricevono indicazioni sui servizi erogati dal Comune». Ogni mercoledì, in concomitanza con il servizio delle infermiere volontarie, che offre gratuitamente le misurazioni della glicemia e della pressione ed effettua le iniezioni, i volontari aiutano circa 60 nuclei familiari, dando vestiti e cibo, mentre sono continue le richieste di aiuto per pagare le bollette.

«Spesso – dice Spinato – la gente arriva quando il frigo è ormai vuoto o dopo numerosi solleciti, perché domina il senso di vergogna. Molti non vogliono rendere nota la loro identità e chiedono che il borsone del cibo venga lasciato fuori dal portone di casa o nella zona dell’autoparco, anziché nella nostra sede».

E poi ci sono i senza dimora: circa 30 persone verranno assistite anche quest’estate dall’unità di strada della Cri. Ma il nuovo fenomeno che sta emergendo è quello dei padri separati. A questo proposito Federcasalinghe e Casa del Consumatore hanno avviato da poco uno sportello dove coppie separate ed ex conviventi di fatto, ma soprattutto tanti papà in difficoltà, possono trovare risposte ai tanti problemi relativi all’affido dei minori.

Si chiama “Uno spazio per noi” ed è attivo in via Brigata Re 29. Un avvocato, assieme a un referente delle due associazioni, ogni giovedì dalle 15.30 alle 17.30 dà informazioni anche su conciliazioni, gratuito patrocino, successioni e su tutto ciò che riguarda la famiglia.




 

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