Anche il liceo sportivo Il Copernico sfida gli istituti di provincia

Il Copernico si candida a diventare il primo liceo scientifico sportivo della città. E lo fa sulla base di un’esperienza maturata negli ultimi quattro anni insieme al corso di Scienze motorie dell’ateneo friulano. C’è un però. Perché il nuovo regolamento ministeriale concede l’attivazione di un solo indirizzo sportivo per ogni provincia, ma il Friuli sta vivendo un’inflazione di proposte e proprio in questi giorni una commissione ministeriale formata dai coordinatori degli uffici di Educazione fisica Ernesto Mari per la regione e Claudio Bardini per la provincia, sta vagliando le proposte e oggi sarà a Latisana. Perché in lista d’attesa ci sono, oltre a due licei a Trieste, uno a Monfalcone e un altro a Maniago, anche Tolmezzo, Gemona, Codroipo e Latisana appunto.
Ma il Copernico punta su un’esperienza di collaborazione con la scuola media dello sport di Tavagnacco, oltre all’appoggio dell’Università di Udine e pure il patrocinio del Comune. «L’esperienza di quattro anni maturata con la facoltà di Scienze motorie dell’ateneo udinese anticipa i contenuti del liceo – spiega il dirigente del Copernico, Andrea Carletti –. La nostra candidatura è stata quindi una normale trasformazione di quanto realizzato perché ci siamo trovati in perfetta sintonia con il regolamento del Miur». L’idea di creare un liceo scientifico sportivo in città scatta con la riforma della scuola varata dall’allora ministro Gelmini.
«Abbiamo pensato a questa opportunità perché i nostri insegnanti avevano già collaborato autonomamente con l’ateneo e con la scuola media dello sport di Tavagnacco – prosegue Carletti –. È da quell’input che abbiamo ragionato sulla possibilità di dare una continuità all’esperienza». E infatti il corso ricalca completamente il curriculum del liceo scientifico, ma «ha tre ore in più nel biennio – spiega Carletti –. Ore extra dedicate all’educazione fisica e alle scienze con l’obiettivo di un approfondimento scientifico attraverso le discipline sportive. L’idea di fondo è dare una maggiore preparazione per tutte quelle figure professionali che gravitano nel campo dello sport, atleti ma anche allenatori, arbitri, per fare qualche esempio».
Una sperimentazione che nell’ottica dell’autonomia scolastica il Copernico ha già avviato. «Abbiamo formato una classe prima ogni anno – dice Carletti – basandoci soltanto sulle risorse interne, grazie all’impegno degli insegnanti e a convenzioni ad hoc che hanno consentito di utilizzare gli impianti del Comune di Udine. L’esperimento ha preso una piega interessante anche se fino a ora abbiamo attivato soltanto il biennio perché il corso è un po’ impegnativo. Si tratta di un’esperienza pilota estremamente accattivante che ha già attratto l’attenzione di diverse federazioni sportive».
La decisione finale spetta alla Regione. È tutto scritto nelle “Linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa in Friuli Venezia Giulia per l’anno scolastico 2014-2015». In particolare, per quanto riguarda i nuovi indirizzi, l’attivazione potrà avvenire solo nelle istituzioni scolastiche con non più di 900 studenti e dovranno comunque avere una valenza innovativa per l’ambito territoriale e rispondere a esigenze attuali e supportate anche dalle possibilità di inserimento lavorativo. I licei sportivi devono essere incardinati nei licei scientifici esistenti e l’istituzione delle sezioni a indirizzo sportivo nel sistema dei licei richiede un parere preventivo dell'Ufficio scolastico regionale (a Udine c’è già il Volta, ma è privato).
Non è invece toccato dalla decisione il liceo degli sport invernali di Tarvisio perché è una scuola monotematica basata sullo sci e non un liceo sportivo.
Michela Zanutto
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