Antenne, battaglia legale tra Telecom e Comune di Gorizia
GORIZIA. Antenne per la telefonia mobile: è battaglia legale tra Telecom Italia e Comune di Gorizia. La principale azienda italiana di telecomunicazioni ha, infatti, appena presentato un ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del nuovo regolamento comunale per la localizzazione, l’installazione e il monitoraggio degli impianti di telefonia mobile approvato dall’assemblea civica il 25 marzo e pubblicato all’albo pretorio due mesi fa.
Un regolamento che era stato votato all’unanimità e in quella circostanza sia la maggioranza che l’opposizione avevano tenuto a evidenziare come i provvedimenti introdotti costituissero un concreto passo avanti per quanto riguarda le garanzie sulla tutela ambientale: divieto assoluto di installare antenne vicino a scuole e ospedali, controlli molto rigidi sulle emissioni (con un limite massimo pari alla metà rispetto a quello indicato a livello nazionale) e la possibilità di far spostare o disattivare gli impianti che dovessero rivelarsi un’incognita per la salute.
Ma il colosso delle telecomunicazioni non ci sta e ritiene che il nuovo regolamento applicato dal Comune incida negativamente sulla facoltà di sviluppare e implementare la rete telefonica Telecom nel territorio del capoluogo isontino sotto il profilo infrastrutturale.
Da qui la decisione di presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale per l’annullamento, previo accoglimento della domanda cautelare, della delibera del consiglio comunale di Gorizia del 25 marzo con la quale è stato approvato il nuovo regolamento per la localizzazione, l’installazione ed il monitoraggio degli impianti di telefonia.
Con il ricorso, dalla sede legale milanese della società è partita anche un’istanza cautelare con l’obiettivo di ottenere la sospensione dell’efficacia dei provvedimenti impugnati (in attesa del giudizio di annullamento): nell’immediato, il nuovo regolamento comunale oggetto del ricorso impedirebbe infatti a Telecom di adeguare parte delle stazioni radiobase alla tecnologia Lte nell’area urbana di Gorizia.
L’amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di restare inerte e la giunta ha approvato nell’ultima riunione la delibera per la costituzione in giudizio con l’intenzione di opporsi al ricorso presentato da Telecom Italia.
Insomma, si apre la battaglia legale tra il colosso delle telecomunicazioni e l’amministrazione comunale del capoluogo isontino. Un braccio di ferro sul cui esito negli ambienti del palazzo municipale c’è comunque un certo ottimismo visto che uffici, giunta e consiglieri comunali ritengono che il nuovo regolamento per gli impianti della telefonia mobile approvato in marzo sia inattaccabile dal punto di vista della legittimità giuridica tanto più che numerose altre amministrazioni del territorio negli ultimi mesi avevano chiesto informazioni per prendere esempio dal “modello” Gorizia per impostare analoghi regolamenti. Certamente, però, il ricorso della Telecom costituisce una brutta sorpresa per l’amministrazione.
Per il momento, Telecom Italia è l’unica società di gestione della telefonia mobile che abbia presentato ricorso sul regolamento approvato a Gorizia e considerando che la delibera di approvazione è stata pubblicata all’albo pretorio dal 2 al 16 aprile scorsi (ormai più di due mesi fa, dunque) c’è da supporre che analoghi ricorsi sarebbero già stati notificati.
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