Antichi reperti archeologici sequestrati a Udine: sono stati restituiti al Messico
Cerimonia all’ambasciata in Italia del paese centroamericano, 101 i manufatti individuati in tutto il paese dai Nuclei di tutela patrimonio culturale dei carabinieri
Mercoledì 18 dicembre, nella sede romana dell’ambasciata del Messico in Italia, è stata organizzata una cerimonia per la restituzione di 101 reperti archeologici all’ambasciatore Carlos Garcìa de Alba da parte del comandante dei carabinieri tutela patrimonio culturale, generale di divisione Francesco Gargaro, alla presenza della sottosegretaria per gli affari esteri del Messico, Maria Teresa Mercado, e del sottosegretario per gli affari esteri della Repubblica Italia, Giorgio Silli.
Il recupero degli antichi manufatti è il risultato di diverse attività di indagine condotte dai Nuclei Tpc di Roma, Udine, Perugia, Ancona e Cosenza, coordinate dalle rispettive Procure che hanno convalidato il sequestro dei beni culturali.
I manufatti appartenenti a diverse aree archeologiche. Il valore economico complessivo dei beni è stato valutato in alcune decine di migliaia di euro, tenuto conto della elevata testimonianza storico-culturale.
I reperti sono stati giudicati monumenti archeologici mobili di proprietà della nazione messicana. I beni sequestrati dal Nucleo Tpc di Udine provenivano da un collezionista che li aveva acquistati in vari mercatini in Veneto con un intento prettamente filantropico. Tra i reperti si menzionano miniature fittili, statuette antropomorfe e zoomorfe in pietra dura e piccoli vasi in ceramica.
Il valore economico complessivo dei beni ritrovati e restituiti è stato valutato in alcune decine di migliaia di euro, tenuto conto anche della elevata testimonianza storico-culturale.
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