Anziano cade a Sacile: aspetta l’ambulanza 70 minuti

Il racconto della soccorritrice senza parole: «Ho chiamato tre volte il 112». E rispunta la polemica sulle lunghe attese al passaggio a livello della Sacile-Maniago sulla Pontebbana

SACILE. L’ambulanza arriva in via Garibaldi dopo 70 minuti e tre telefonate: mercoledì mattina soccorsi problematici per un anziano caduto sotto i portici a Sacile.

«Sono senza parole – dice Maddy Pantanom che ha soccorso l’anziano scivolato davanti al suo bar –. Alle 12.05 ho chiamato l’ambulanza perché un anziano era caduto per terra e alle 12.30 ho ripetuto l’appello telefonico senza risultati immediati: alle 12.56 ho perso la speranza e richiamato i sanitari».

Attesa di 12 ore al pronto soccorso per un pensionato

L’ambulanza è arrivata in via Garibaldi intorno alle 13.15, dopo essere rimasta bloccata da altri interventi e forse al passaggio a livello: dalle sbarre abbassate sulla Statale 13 a San Giovanni del Tempio. «L’anziano sacilese era lucido – ha raccontato Maddy – ma accusava forti dolori alle gambe. Non ce la faceva a camminare».

La scena: il sacilese di 82 anni cammina lungo in via Garibaldi in centro storico a Sacile e scivola, perde l’equilibrio e cade. Batte il ginocchio e, soccorso dalla titolare del bar si solleva a fatica. È soltanto l’inizio: i problemi sono i tempi dei soccorsi. «Grazie per l’aiuto – ha detto l’ottantenne sacilese –. A Sacile ci sono degli angeli».

L’anziano era dolorante e la chiamata è al 118. «Ho anche provato a richiamare per sollecitare – aggiunge Maddy – ma intanto l’infortunato provava un dolore che non si placava».Dopo tre solleciti al telefono e un giro di lancette che è sembrato lungo un giorno all’anziano, l’ambulanza è arrivata. L’anziano è stato traportato all’ospedale di Pordenone, per accertamenti sullo stato di salute e raggi alle ossa doloranti.

«Il problema è quello dell’unica centrale operativa del 118, che deve smaltire le circa decine di chiamate dei cittadini – ha detto Luigi Zoccolan del comitato No-tagli alla sanità –. Ci sono disservizi e tensioni sui codici di gravità per definire l’urgenza o meno dell’intervento. Come nell’ex pronto soccorso di Sacile: si rischia di aspettare le cure per cinque o sei ore».

L’amarezza è degli attivisti del comitato che continua a lottare a Sacile nella cittadella sanitaria in via Ettoreo. «Il peggio è passato ma sono indignata: la sanità dei tagli offre dei disservizi – ancora Maddy Pantano –. Non possiamo tacere: occorre migliorare la sanità sul nostro territorio. Questa volta non è successo nulla di particolarmente grave, ma mi chiedo, con paura, cosa sarebbe potuto succedere in una situazione di emergenza più acuta? La politica deve interrogarsi».

L’ex assessore Ariana Sanato candidata alle elezioni amministrative comunali a Sacile il 29 aprile non si tira indietro. «L’ambulanza era ferma alle sbarre – ha affermato Sabato –. Serve una soluzione sui tempi dei passaggi a livello sulla linea Sacile-Maniago».

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