Aperta la Porta santa a Clauzetto e a Claut

CLAUZETTO. Aperte altre due Porte sante, nella diocesi di Concordia-Pordenone: a Clauzetto e a Claut.
La chiesa parrocchiale di San Giacomo, a Clauzetto, è stata scelta dal vescovo Guseppe Pellegrini con lo scopo sia di valorizzare il territorio montano del Pordenonese, così come nel caso di Claut, sia quale riconoscimento all’iniziativa del parroco don Italico Josè Gerometta.
A Clauzetto è infatti conservata l’antica reliquia del Sangue di Cristo, autenticata dal patriarca di Venezia Foscari del 1755 e particolarmente venerata sino agli anni Cinquanta: dopo di che per lungo tempo era caduta nell’oblio.
Secondo un racconto, un patrizio veneto ambasciatore a Costantinopoli avrebbe donato la reliquia a un tale Cescutti che la portò a Clauzetto e la donò, a sua volta, alla chiesa di San Giacomo su suggerimento del pievano.
La voce della presenza della reliquia si diffuse oltreconfine e Clauzetto divenne méta di pellegrinaggi, specie nell’Ottocento e sino alla prima guerra mondiale. A don Italico va il merito di aver ridato risalto a una parte significativa della storia locale.
L’apertura della Porta santa ha richiamato un nutrito gruppo di fedeli provenienti da tutta la Val Cosa e dalla Val d’Arzino. Fra loro si contavano anche i sindaci di Clauzetto e Vito d’Asio, rispettivamente Flavio Del Missier e Pietro Gerometta, nonché il neosindaco di Pinzano, Emanuele Fabris, e la nuova vicesindaco di Castelnovo, Laura Morassutti.
Suggestiva la cerimonia cui hanno preso parte una ventina di parroci, anticipata qualche ora prima dall’annuale benedizione della reliquia del Preziosissimo sangue di Gesù per il Perdon piccolo. Sino alla festa dell’Assunta, a ferragosto, si potranno ottenere le indulgenze decretate dal Papa.
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