Aperture festive «Emisfero sta con la Regione»

L’azienda di Cestaro prende le distanze da Gran Fiume «Se sarà decisa la chiusura a Pasquetta la rispetteremo»

Non tutti gli operatori del Centro commerciale Gran Fiume di Fiume Veneto, sperano che la Cassazione bocci la legge regionale che limita le aperture festive consentendo così di tenere aperto per esempio il giorno di Pasquetta. Unicomm Srl, la società dell’imprenditore Cestaro, proprietaria di Emisfero, fa sapere che non solo sostiene la linea della Regione, ma che è pronta a rispettare la decisione che arriverà da Trieste, a prescindere da quella che sarà la decisione del centro Commerciale in cui opera. Tradotto: se per caso Gran Fiume dovesse decidere di tenere aperto comunque, a fronte di un diniego della Regione, Emisfero invece non lo farà.

Tutto nasce dalla comunicazione – portata all’attenzione dei media e della Regione dal consigliere di Forza Italia Mara Piccin – con la quale la direzione di Gran Fiume sollecitava gli operatori della galleria a tenersi pronti ad aprire nei festivi – a partire da Pasquetta –, confidando nella possibilità che la Cassazione possa dare ragione alla grande distribuzione.

La Corte dovrebbe decidere oggi sul ricorso relativo alla legge regionale che limita le aperture nei festivi, ma potrebbe accadere – è quasi una consuetudine – che si riservi alcuni giorni prima della sentenza. Questo richiederebbe una decisione della Regione, tramite delibera di giunta, sulla possibilità o meno di una sospensiva. Unicomm a tal proposito fa sapere che terrà aperto la piastra alimentare di Fiume Veneto (l’Emisfero per l’appunto) solamente in caso di deroga ufficiale da parte della giunta regionale. Diversamente si atterrà alle regole «come abbiamo sempre fatto, condividendo per altro la linea della Regione Friuli Venezia Giulia» fa sapere la società tramite l’ufficio relazioni esterne e istituzionale.

Diversa appare la posizione della direzione del centro Gran Fiume che, come una buona parte degli operatori della grande distribuzione, vorrebbe totale libertà di scelta.

La legge regionale non limita le aperture festive in modo indiscriminato, tanto che non sono previsti vincoli per le domeniche “ordinarie”. Lo stop, invece, riguarda le festività religiose e civili in cui normalmente i centro commerciali restano aperti tra le polemiche (Pasquetta, 25 aprile, 2 giugno e primo novembre).

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