Appalti illeciti, l'avvocato del sindaco Trentin: «È sorpreso, ma sereno. Mai preso denaro da nessuno»

Il primo cittadino di Premariacco, agli arresti domiciliari, sapeva già da gennaio di essere indagato. Ora le Fiamme gialle passeranno all’esame del materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni, per perfezionare le ipotesi d’accusa e consegnare al magistrato inquirente l’annotazione conclusiva

PREMARIACCO. Il campanello ha suonato alle 6.30. E per lui, che pure sapeva di essere indagato – lo aveva appreso alla fine di gennaio, con la notifica della proroga delle indagini preliminari –, è stato comunque un mezzo choc. Perché un conto è sapere di essere oggetto di accertamenti, un altro è vedersi notificare dalla Finanza un provvedimento di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il tempo di contattare il proprio difensore di fiducia, e di lì a poco a casa del sindaco di Premariacco, Roberto Trentin, è arrivato anche l’avvocato Guglielmo Pelizzo.



«Si è detto sorpreso per la misura che il gip ha ritenuto di adottare nei suoi confronti, ma anche sereno, in quanto consapevole di avere agito con la massima correttezza e trasparenza», ci riferisce l’avvocato Pelizzo. «Del resto – aggiunge – al mio assistito non viene contestata alcuna percezione o corresponsione di denaro». Il che, a una prima lettura, porterebbe a escludere qualsiasi tornaconto e, quindi, la ragion d’essere delle condotte che la Procura gli ha invece contestato.

Difficile, al momento, aggiungere altro. L’ordinanza è piena zeppa di particolari, oltre che di stralci di conversazioni intercettate, e andrà studiata punto per punto. «Riserviamo ogni valutazione – afferma per l’appunto il difensore – a un attento esame degli atti processuali e, in particolare, dell’ordinanza e, all’esito, valuteremo le iniziative difensive e processuali da intraprendere».

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Non meno difficile fingere di non sapere che la vicenda giudiziaria finirà per condizionare il suo cammino politico e amministrativo. Quantomeno quello più imminente, a pochi giorni dalla presentazione delle candidature e a meno di due mesi dalla prossima tornata elettorale. «Coincidenza vuole che il sindaco Trentin si trovi proprio alla vigilia del rinnovo dell’amministrazione comunale», si limita a osservare l’avvocato Pelizzo.

Le scadenze, per un po’, saranno altre. Per lui, così come per gli altri indagati. Specie quelli colpiti da misura cautelare. Gli interrogatori di garanzia, per loro, cominceranno con ogni probabilità domani e si esauriranno lunedì. Nel frattempo, le Fiamme gialle passeranno all’esame del materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni di ieri, per perfezionare le ipotesi d’accusa e consegnare al magistrato inquirente l’annotazione conclusiva.

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