L’appello dei genitori di Mattia, morto in vacanza a 9 anni: «Più sicurezza sanitaria per i turisti in Egitto»

Marco Cossettini e Alessandra Poz hanno lanciato un messaggio di sensibilizzazione dopo la tragica scomparsa del loro figlio durante un periodo di villeggiatura a Marsa Alam

Simone Narduzzi
I genitori di Mattia Cossettini durante la conferenza stampa e una delle ultime immagini del loro figlio
I genitori di Mattia Cossettini durante la conferenza stampa e una delle ultime immagini del loro figlio

Il tragico avvenimento che ha coinvolto il piccolo Mattia Cossettini, morto a nove anni durante una vacanza con la famiglia a Marsa Alam diventi una spinta affinché le condizioni per i turisti che trascorrono un soggiorno o più in generale del tempo in Egitto siano più sicure.


Morto a 9 anni in Egitto, i genitori di Mattia: "Serve più sicurezza sanitaria per i turisti"

Questo il messaggio che i genitori del bimbo scomparso il 6 gennaio scorso hanno voluto lanciare, attraverso la stampa, nell’incontro avvenuto nella mattinata di lunedì 20 gennaio nella sede della Pro loco di Tavagnacco.

Morto a 9 anni in vacanza per « Complicanze legate a un tumore al cervello». I genitori: «Non ne sappiamo nulla»
Due immagini di Mattia Cossettini, morto a 9 anni a Marsa Alam

Un messaggio di sensibilizzazione quello lanciato da Marco Cossettini e Alessandra Poz i quali, per l’occasione, hanno potuto condividere ed esprimere alcune considerazioni su quanto avvenuto a inizio anno nella nota località balneare.


I genitori di Mattia Cossettini: "La clinica che ha accolto nostro figlio non era attrezzata per simili emergenze"

La coppia era tornata in Friuli lo scorso 9 gennaio, tre giorni dopo il malore fatale accusato in un villaggio turistico a Marsa Alam che aveva spento per sempre il sorriso di un bambino di soli 9 anni (compiuti lo scorso 23 dicembre).

La direzione sanitaria dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, su richiesta della pediatra di Mattia e d’intesa con la famiglia, aveva disposto il riscontro diagnostico per accertare le cause del decesso del piccolo. L’autopsia è stata quindi effettuata lo scorso 14 gennaio.

Una decisione inevitabile dopo il primo responso arrivato dai responsabili della Direzione delle questioni sanitarie del Mar Rosso, secondo i quali Mattia Cossettini sarebbe deceduto per le complicazioni di un tumore cerebrale.

Il racconto dei genitori

«Crediamo che sarebbe utile predisporre dei protocolli per gestire le emergenze sanitarie, anche con la collaborazione dei tour operator e della politica locale. Non sappiamo se il prolungarsi dei tempi di intervento abbia influito sulla vita di Mattia, certo è che ci auguriamo che quello che è accaduto a noi non succeda a nessun altro».
Mattia, nel corso di un’escursione in barca aveva accusato un malore e dopo essere stato visitato nel punto sanitario del resort è stato portato a Marsa Alam, dove però gli standard di cura si sono rivelati estremamente diversi da quelli italiani. Lì è emerso, da una Tac, che il bambino avesse in atto diverse patologie (tumore cerebrale, diabete, covid). L’analisi clinica precedente all’episodio, invece, parla di un bambino che nel corso della sua vita è sempre stato in salute, senza alcun tipo di patologia conclamata né di sintomo.

Così i genitori hanno richiesto che venisse disposto il riscontro diagnostico all’Azienda ospedaliera universitaria di Udine, non appena rientrata la salma. «Per riportare Mattia in Italia in tempi rapidi è stato fatto un lavoro diplomatico importante da parte dell’ambasciatore Michele Quaroni, del console generale Federico Novellino con il fondamentale supporto locale del console onorario di Hurgada, Orazio Gioacchini, e del suo staff. Questo lavoro – commenta il papà di Mattia,
Marco Cossettini – ci ha permesso di riportare presto nostro figlio in Italia e di scongiurare la possibilità che venisse effettuata l’autopsia in Egitto».

Venerdì scorso, 17 gennaio, si è celebrato nel duomo di Tricesimo il funerale di Mattia, alla presenza di migliaia di persone, che ora attendono di conoscere la verità su quanto emerso. L’esito dell’autopsia, che la famiglia comunicherà alla stampa, si saprà nell’arco di alcune settimane.
«Siamo stati circondati da un a;etto costante e continuo, per questo motivo vogliamo ringraziare tutte le persone che ci stanno sostenendo», hanno concluso i genitori di Mattia.  

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto