Apre il cassetto e scopre che il marito ha due mogli

Pordenone, marocchina, ora rischia l’espulsione dall’Italia. «Ma lo denuncio per bigamia». La “rivale” è cinese, lui calabrese. Alla cerimonia in Africa s’era dichiarato single

PORDENONE. «Avvocato, mio marito ha un’altra moglie. Che devo fare?». Non vive felice e contenta, dopo il “sì” a F., Fatiha, immigrata dal Marocco nel Nordest e convinta di essere (finalmente) cittadina italiana. Più che un affare di cuore, le nozze si sono trasformate, per lei, in un problema di immigrazione. Matrimonio nullo sarebbe uguale all’addio alla cittadinanza italiana, lo dice la legge.

Il permesso di soggiorno per turismo, di Fatiha, è infatti a scadenza. «Non posso tornare a Khemisset – si è rivolta allo studio dell’avvocato Luciano Rizzo a Pordenone –. Rischio di essere emarginata dalla mia comunità: ho scoperto che F. è sposato anche con Baoqin, una cinese».

Un caso di bigamia o una truffa? I due atti di matrimonio sono tecnicamente regolari. Fatiha ha rovistato nei cassetti di casa, dice, e ha trovato la “carta” della vergogna di F.: il contratto di nozze con la moglie cinese. Il “sì” in lingua mandarina risale all’aprile 2012. «Io mi sono sposata regolarmente in Marocco – ha raccontato Fatiha – lo scorso agosto. F. è un italiano calabrese trapiantato al nord: mi ha detto che è divorziato, con regolare sentenza di separazione».

Ma le carte si ingarbugliano, per il “divorziato” con stato di famiglia dichiarato, sulla carta presentata in Marocco, di “single”. Fatiha vuole stare in Italia e cerca lavoro, magari come badante o colf: sta riflettendo sulla possibilità di presentare una denuncia per bigamia contro F. all’autorità giudiziaria.

«E’ il primo caso di biagamia che mi capita – ha commentato l’avvocato Luciano Rizzo, che sta seguendo il caso –. Farò quello che la legge italiana permette per consentire alla marocchina di rimanere nel nostro Paese e perché possa ottenere giustizia».

In Marocco, Fatiha potrebbe essere a rischio: F., classe 1944, ha dichiarato prima di dire “sì” di credere in Allah. Una situazione border line, come si dice: la legge italiana vieta la bigamia e per le donne di un matrimonio... troppo affollato potrebbe scattare l’espulsione.

Pur in declino, la poligamia è una pratica dalle profonde radici storiche e religiose in Africa e nel Medio Oriente.

Nei paesi islamici, grazie al supporto interpretativo del Corano, gli uomini possono avere anche quattro mogli e ripudiarle.

La poligamia è ammessa in Algeria, Senegal, Ghana, Nigeria. Un caso a parte, invece, è quello del Marocco. Qui la Moudawana, cioè il Codice di famiglia introdotto nel 2004 dal giovane re Mohammed VI, permette solo un secondo matrimonio. E soltanto previo consenso della prima moglie: sconosciuta a Fatiha.

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