Arriva “Mind” Il festival insegna a fare squadra

sacile. Concerto al buio a palazzo Ragazzoni per abbattere le barriere comunicative: il 4 ottobre a Sacile con il taglio del nastro alla quattro-giorni “Festival Mind 2019”, alle 20.30.
Ospite a il 5 ottobre, sul palco dello Zancanaro alle 20.45, l’ex allenatore della Nazionale di pallavolo maschile Gian Paolo Montali, già dirigente alla Roma calcio e Juventus. È pronto a snocciolare i segreti per fare squadra. Preceduto, tre ore prima, dai comandanti e solista delle Frecce tricolori, che spiegheranno perché “9+1 non fa 10” in volo. Il Comune di Sacile investe sulla kermesse targata Agorass: l’assegno vale 10 mila euro.
«L’anno scorso hanno partecipato oltre duemila persone e la quarta edizione di “Mind 2019” proporrà 42 incontri – dice Michele Rossetti, responsabile di Agorass, che ieri ha presentato il prtogetto con il sindaco Carlo Spagnol e l’assessore Roberta Lot –. Cento ore di formazione nell’evento gratuito e rivolto a tutti coloro che vogliono conoscere o intraprendere un percorso di crescita personale, professionale e sportiva».
In quattro giorni si alterneranno coach, counselor, psicologi su tracce e percorsi formativi a tema: laboratori interattivi di gruppo e sessioni individuali. «Agorass rilancia il valore aggiunto della comunicazione – aggiunge Rossetti –. Promuoviamo e organizziamo corsi, eventi e iniziative rivolti alla crescita individuale, professionale e sociale. Per prenotare basta cliccare su internat all’indirizzo eventi.agorass@gmail.com».
Investire sulla formazione: questo è l’obiettivo del progetto “Mind” che apre il cantiere delle idee e linguaggi a Sacile. «La partecipazione è in crescita – sottolineano Spagnol e Lot –. Le persone che nel primo fine settimana di ottobre sceglieranno di raggiungere Sacile per “formarsi” è previsto a numeri alti. “Mind” è anche un modo per attrarre in città manager di aziende, allenatori e dirigenti sportivi, insegnanti, educatori, genitori, giovani e cittadini che vogliono potenziare linguaggi, competenze comunicative e relazioni».
Lo slogan dei formatori è chiaro: creare in un team di lavoro il senso di appartenenza, non basta. «Bisogna far capire e trasmettere a ognuno quanto sia indispensabile il proprio contributo – anticipa Rossetti –. Per fare la differenza: in azienda, nello sport e nel commercio». –
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