Artisti under 35 a raccolta e scatta il mecenatismo social
UDINE. Non è New York, né Londra né Parigi. È la nostra Udine, così restia a lasciarsi andare ai cambiamenti, però pur sempre – o quasi – capace di accogliere le idee dei suoi giovani. E nel cuore di Udine si svolgerà, per tutto il mese di aprile, una manifestazione culturale totalmente innovativa all’interno degli spazi ormai inutilizzati del Palazzo Upim ex cinema Eden, situato tra piazzetta Belloni, via Cavour e via Savorgnana.
Gli ideatori dell’iniziativa hanno deciso di chiamarsi Udine Prova a Immaginarsi Migliore, in un evocativo acronimo proprio del nome del palazzo, dando così un assaggio di quello che hanno intenzione di fare. Uno spazio d’arte, temporaneo, aperto alla cittadinanza, riempito per un mese da chiunque, associazioni o singoli, si senta coinvolto dal progetto stesso e dal tema, 2043 qui_Upim Palazzo conTemporaneo.
L’idea è nata dalla notizia che l’edificio, sgomberato da quello che era lo storico magazzino Upim, nell’attesa di essere riqualificato rimarrà abbandonato: se l’occasione fa l’uomo ladro, uno spazio vuoto fa evidentemente dell’artista un espositore.
«Due anni fa ero a Torino per lavoro – ci racconta Paolo Ermano, presidente del Comitato promotore – e ho visitato un ex opificio che doveva essere abbattuto, ma che la comunità voleva conservare. Da lì è nata la proposta di metterlo temporaneamente nelle mani di alcune associazioni, che l’hanno reso uno spazio espositivo. Ho parlato della cosa a Elena (Tammaro, presidente di Etrarte, associazione promotrice, n.d.r.) e da qui è nata l’idea di chiedere “in prestito” l’Upim alla Rizzani de Eccher».
A chiedere non si sbaglia mai e la forza di questo comitato è stata nel coraggio di compiere il primo passo. «Questo è il nostro stile – ammette Gloria Deganutti, un’altra componente del comitato U.P.I.M. nonché fondatrice di Etrarte –, quello cioè di voler agire in concreto nel momento in cui ci si accorge che c’è qualcosa che manca, facendosi apripista per iniziative che altrimenti difficilmente vedrebbero la luce».
Il coraggio di sicuro a questi ragazzi (tutti rigorosamente under 35, come gli artisti a cui è rivolta l’iniziativa) non difetta, visto che sanno di correre un bel rischio nel proporre a Udine, in tempi economicamente difficili, un evento senza precedenti, in cui installazioni, perfomances, mostre, street art, reading letterari e concerti trasformeranno un “contenitore vuoto” in un vero e proprio palazzo delle arti contemporanee.
«Se la Rizzani de Eccher non ha avuto dubbi a concederci gli spazi gratuitamente – continua Ermano – sapevamo che non sarebbe stato altrettanto facile reperire i fondi necessari a portare avanti il progetto. Già tante persone si sono però avvicinate per darci un contributo materiale e stiamo intessendo diverse collaborazioni per provvedere alle restanti esigenze pratiche».
La protezione civile si è resa disponibile per provvedere alla sicurezza, le associazioni daranno un contributo volontaristico e privati si sono messi a disposizione per la pulizia delle sale... Insomma, 2043 qui_Upim Palazzo con Temporaneo, pur privo di appoggi istituzionali, sta già nascendo sotto una buona stella. E visto che il palazzo sorge nel cuore di Udine, vien da pensare se anche i commercianti cittadini non strizzeranno l’occhio ad un’iniziativa così originale che non porterà altro che bene al centro stesso della città.
Per non sbagliarsi, i ragazzi di U.P.I.M. si stanno però muovendo autonomamente anche per quanto riguarda i finanziamenti: oltre al nuovo mecenatismo social, ovvero il crowdfunding per sponsorizzare l’arte pubblica attraverso la rete (è possibile sostenere 2043 qui_Upim Palazzo con Temporaneo su http://www.shinynote.com/story/udine-prova-a-immagi-722), dalle 11 alle 19 di oggi gli organizzatori saranno disponibili con uno stand in piazzetta Belloni.
«Visto che il calendario seppur già ricco è ancora in via di definizione, c’è poi ancora tempo – assicura la presidente di Etrarte, Elena Tammaro – per chi volesse aderire come artista o associazione scrivendo a palazzocontemporaneo@gmail.com». Vada come vada, il cuore di Udine avrà per un mese uno spazio di vivacità urbana, sociale e culturale.
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