Ascopiave punta all’alleanza con l’Amga
TREVISO. Il boccone indigesto delle gravi perdite maturate da Sinergie Italiane, la società collegata attiva nell’approvvigionamento di gas russo, appare finalmente digerito. E Ascopiave, la multiutility trevigiana specializzata nella distribuzione di gas, mette a segno un semestre di netta crescita, apprezzato dalla Borsa dove venerdì il titolo ha registrato un balzo del 4,34 per cento a 1,467 euro.
Nel semestre l’utile netto consolidato è cresciuto del 155,2 per cento a 29,6 milioni, il risultato operativo del 54,1 per cento a 56 milioni e il margine operativo lordo del 42 per cento a 71,7 milioni. Il tutto a fronte di un calo dei ricavi di gruppo del 7 per cento a 518,2 milioni, spiegato dall’azienda con «minori ricavi di vendita di gas naturale come trader e grossista, attività cessata dal gruppo nel 2012» e con «più bassi ricavi di vendita di energia elettrica».
Per quanto riguarda il futuro prossimo, il comunicato diffuso ieri mattina prima dell’apertura della Borsa parla di «significativi sforzi organizzativi» per dotarsi di tutti gli strumenti necessarie al buon esito delle prossime gare. E in generale afferma che «ad oggi non si prevedano motivi perché il gruppo non riesca a raggiungere nell’esercizio in corso quanto meno i risultati conseguiti nel 2012».
In generale l’impressione è che il management abbia chiuso una fase, quella del consolidamento dopo il “buco” di Sinergie, oggi in liquidazione, e ora voglia aprirne un’altra, orientata alla crescita. «In effetti – osserva il presidente Fulvio Zugno – senza Sinergie saremmo molto più avanti. Comunque sia ora siamo pronti a crescere per linee interne e a valutare nuove alleanze».
Per quanto riguarda il primo aspetto, spiega il presidente, si tratta della partecipazione alle gare d’ambito indette in Veneto e in Lombardia, per allargare le aree di operatività industriale dell’azienda. Quanto alla crescita per linee esterne, Ascopiave medita invece di riaprire con celerità i dossier che a dire il vero sono stati in passato più volte citati: in primo luogo l’alleanza con Amga Udine, ma anche quella con il ramo gas di Agsm Verona.
«La nostra strategia – afferma Zugno – è di aggregare zone territorialmente contigue. Già in passato abbiamo parlato con Udine, ora abbiamo chiesto nuovi approfondimenti in vista di una possibile alleanza. Siamo disponibili sia a uno scambio di partecipazioni che a un’offerta cash, ormai è ora di fare ragionamenti più concreti».
Meno stringenti i tempi, ma anche il ragionamento strategico, relativo a una possibile alleanza con Agsm Verona: «Noi siamo disponibili solo ad alleanze nel gas, non ci interessano rifiuti e acqua – spiega Zugno – in questo contesto sono loro a doversi convincere di questa nostra impostazione. Al di là di questo, siamo pronti a valutare alleanze anche fuori dal Nordest: ce lo consentono anche la nostra forza patrimoniale e quella debitoria. Senza dimenticare il prestito della Bei da 70 milioni che ci è stato erogato, che rappresenta un’ulteriore garanzia».
Sul piano dell’indebitamento, a questo proposito, la semestrale di Ascopiave evidenzia una posizione finanziaria netta pari a 92,7 milioni, con una riduzione nei sei mesi di 77,4 milioni. (ma.cai.)
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