Asili nido di Udine, da settembre venti posti in più

Il Comune investe 270 mila euro, priorità ai bimbi che hanno tra i 3 e i 12 mesi. L’assessore Pirone: «Così abbattiamo le liste d’attesa»

Simone Narduzzi
L'aula di un asilo nido
L'aula di un asilo nido

Il futuro della città nel presente delle famiglie. Con figli, siano essi di pochi mesi o, perché no, in arrivo. Aumentano i posti nido negli asili comunali: venti gli slot in più previsti per l’anno educativo 2025/2026. Cresce dunque l’offerta mirata ad assottigliare le liste d’attesa nonché ad agevolare l’inserimento di bambini e, più in generale, di interi nuclei familiari all’interno del contesto udinese.

Priorità quindi ai lattanti, i cosiddetti piccoli (3-12 mesi): verso di loro il Comune punta ad allargare il suo abbraccio così da accogliere nel proprio sistema educativo, sin dai primissimi vagiti, ancor più cittadini del domani. Il futuro di Udine, per l’appunto.

Da qui, dall’ampliamento dei posti nido per il prossimo anno educativo, l’assessore all’Istruzione Federico Pirone ha dato l’abbrivio a un bilancio che guarda al 2024, certo, ponendo però le basi di quanto in programma per i mesi a venire.

Posti nido

«Il nostro obiettivo primario – spiega Pirone – è quello di abbattere le liste d’attesa e riuscire ad aumentare la richiesta. Investire in questo tipo di servizi aiuta a creare le condizioni ideali per creare nuove opportunità, soprattutto di lavoro. Se le famiglie infatti possono contare su questo tipo di supporto, è più probabile che scelgano di mettere radici in città».

Grazie a politiche tese al sostegno della genitorialità, allora, già nell’anno 2024/2025 la lista d’attesa risultava diminuita, con 167 posti disponibili e 89 bambini in attesa contro i 129 utenti dell’anno 2023/24, per una riduzione del 31%. Ad oggi, i bambini in attesa di assegnazione sono 81, di cui 56 nella sezione Piccoli, 22 nella sezione Medi (13-24 mesi) e 3 nella sezione Grandi (24-36 mesi).

Sulla base di tali numeri, il Comune ha vagliato informalmente la disponibilità delle strutture convenzionate a incrementare il numero di posti nido in convenzione, strappando un responso favorevole.

La convenzione per gli anni educativi dal 2024 al 2027, d’altronde, prevede la possibilità di rideterminare il numero di posti, in aumento o in difetto, in base alle risorse finanziare disponibili e alle preferenze espresse dagli utenti nella domanda di iscrizione. Da una richiesta iniziale di 15 posti, pertanto, si è arrivati agli attuali, futuri, 20 posti distribuiti nelle strutture che hanno manifestato la loro disponibilità. Considerata poi la minore necessità di incremento posti per i cosiddetti Grandi, si è deciso di rivolgere la propria offerta alla più nutrita fetta di Piccoli (in assenza di sezione lattanti, i posti andranno a disposizione dei Medi).

La spesa

Le previsioni di spesa vanno suddivise per annualità. Per il 2025, l’aumento di venti posti nido , rispetto alle previsioni di bilancio triennale approvate con delibera di Giunta numero 588 del 19 novembre dello scorso anno, comporterebbe una maggiorazione di 70 mila euro. Guardando invece al 2026, l’aumento sarebbe di 200 mila euro. Nel 2025, gran parte della spesa verrebbe affrontata grazie a fondi garantiti dalla Regione; per il 2026, sarà necessario procedere a una revisione degli impegni di spesa.

I servizi scolastici

Positivo il rendiconto connesso ai servizi scolastici. Nell’anno appena concluso, la scuola Fruch ha potuto beneficiare del nuovo servizio dopo scuola, anche grazie al contributo della Fondazione Friuli. È poi proseguita la sperimentazione del post accoglienza alla scuola Marco Volpe. Rispetto al 2022, il 2024 ha visto un incremento nel numero di alunni ammessi al dopo scuola, con un totale di 890 alunni (+205, +23%), e alla pre-accoglienza, con 97 alunni (+34, +35%).

Da segnalare l’introduzione della nuova Carta dei servizi, il nuovo appalto per i servizi di pulizie, il servizio di trasporto verso la scuola Bellavitis (in assenza della palestra della scuola Mazzini). «In questi anni – il commento dell’assessore – abbiamo lavorato allo scopo di mantenere ovviamente alta la qualità, aumentando però anche la copertura. Gli investimenti fatti vanno in questa direzione e hanno portato a una maggiore domanda».

I centri estivi

Partecipano al bilancio i dati raccolti sui centri estivi, anch’essi cresciuti nel raffronto con il 2022. Maggiore il numero dei posti disponibili, passati da 1.605 a 1.820 (+215, +13%). Con riferimento agli iscritti, il trend dà ragione alla politica scelta da questa amministrazione. Gli iscritti dai 3 ai 6 anni, nel 2024, erano 511 (+77, +18%); quelli dai 6 agli 11 anni, invece, erano 1.052 (+189, +22%); infine, quelli dagli 11 ai 14 anni erano 122 (+4, +3%).

Su questo fronte, si noti l’anticipazione delle iscrizioni a febbraio, l’ampliamento del servizio, con apposito appalto 2024/2026, per garantire la partecipazione di bambini con bisogni specifici. In tale direzione va pure la creazione della nuova sede del Summer play camp. «Questi risultati – conclude Pirone – sono frutto di una precisa scelta politica dell’amministrazione nel voler investire sui servizi educativi». Guardando al futuro della città. 

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