Asilo, bimbi in assemblea contro il “sindaco cattivo”
PORDENONE. «Caro sindaco, anche se i genitori non possono pagare la mensa, i bambini devono mangiare». È un appello, e potrebbe non essere nulla di speciale se a lanciarlo non fossero stati i bambini di un asilo di Pordenone, se non avessero tra i 3 e i 6 anni e se la lettera non fosse l’azione conseguente a un’assemblea dei piccoli. Sì, avete capito bene: un’assemblea!
Tutto inizia mercoledì scorso quando Gianmarco, 6 anni appena compiuti, rimane molto colpito da una notizia proposta da un tg nazionale circa la decisione del sindaco di Vigevano di vietare la mensa ai bambini le cui famiglie non riescono o non possono pagare il relativo buono. Ai bimbi in questione verrebbe concesso di consumare eventualmente un pranzo al sacco. «Non è giusto! - sbotta Gianmarco - . Non si possono lasciare i bambini senza pranzo. Papà, sai che faccio? Domani farò un’assemblea alla scuola materna».
Il fatto che Gianmarco sia figlio di una coppia di sindacalisti ha evidentemente il suo peso... Il giorno successivo Gianmarco organizza la sua assemblea. Il risultato è il seguente: all’unanimità il sindaco sbaglia. Sulle motivazioni, però, divisione tra maschi e femmine. Secondo le bambine si mangia meglio con le cuoche dell’asilo e bisogna opporsi “al saccopranzo”. Tesi dei maschietti, preceduta da un colorito “mi sta sulle b... questo sindaco”: fanno meglio da mangiare i genitori, poi viene l’asilo.
Fosse stato facilmente raggiungibile, il sindaco di Vigevano avrebbe rischiato di trovarsi davanti un folto gruppo di ragazzini dai 3 ai 6 anni contestatori: la proposta era, infatti, di recarsi in marcia dal “cattivo” per protestare contro quell’ingiusta decisione. Vista l’impossibilità di farlo, si è scelto di scrivere al primo cittadino una lettera con l’aiuto dei genitori e con il placet della scuola materna per invitarlo caldamente a dar da mangiare ai “suoi” bambini quanto prima.
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