Aspetta da quattro mesi il referto di un’autopsia

SACILE. «Si rivolga all’Urp con questo biglietto per i ritardi del certificato di autopsia». Quattro mesi di ritardo e una vedova sacilese ieri mattina all’ospedale Santa Maria degli Angeli, a Pordenone ha ricevuto l’invito a rivolgersi all’ufficio reclami.
«Allo sportello cartelle cliniche mi hanno consigliato di protestare all’Urp – si è stupita la sacilese –. Impiegati, infermieri e medici bravi nell’Aas5 ma che succede nel settore del patologo? Le impiegate hanno alzato le mani al cielo».
L’autopsia del marito deceduto il 3 dicembre 2017 è stata eseguita in tempi rapidi: però manca il certificato dell’autopsia da presentare all’assicurazione. «Entro 45 giorni – ha ricordato la signora – doveva essere consegnato ai familiari». Invece di giorni ne sono passati 120».
«Ho richiesto la cartella clinica con il certificato dell’autopsia a gennaio – ha ricostruito la signora –. Ho pagato 15 euro di tassa e nel costo è compresa l’autopsia. Perché non consegnano la carta?» . Il marito defunto aveva un’assicurazione sulla vita.
«Sto pagando il mutuo casa e anche la banca vuole assicurazioni sulla continuità dei pagamenti – ha aggiunto la sacilese –. Questa attesa sfibrante è ingiustificabile». I solleciti allo sportello del Santa Maria degli Angeli non sono serviti.
«A parte la scomodità di andare a Pordenone da Sacile – ha aggiunto la signora –, c’è l’assoluto senso di impotenza da parte delle sportelliste. Dispiace a tutti questa situazione di immobilismo burocratico. Intanto, la pratica dell’assicurazione è ferma sulla polizza di mio marito».
A volte la morte gioca brutti scherzi anche per chi piange il lutto: attonito dal dolore e pure vittima della burocrazia.
«I medici legali non sono contenti dei compensi di giustizia che paga lo Stato e questo posso capirlo – si è informata la sacilese –. In Piemonte e altrove è scattata la cosiddetta “rivolta delle autopsie” in gennaio. Ma si tratta di un tariffario impoverito dello Stato ai medici incaricati. Il certificato del mio povero marito, che c’entra?».
Tariffe basse che pare risalgano a una ventina di anni fa, prima dell’euro. La tabella prevede un trattamento economico per le autopsie pagate dallo Stato fino al massimo di 387 euro lordi: capita in Piemonte. «L’ipotesi di una protesta che rallenti le pratiche non è confermata – ha concluso la donna – ma abbiamo questo sospetto in tanti. Non ci rassegniamo ai ritardi».
L’autopsia non si esaurisce in sala settoria: ci sono relazioni accurate da compilare per la verifica investigativa e assicurativa.
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