Ass Isontina, cambio al vertice ma Pd e Sel bloccano il ritorno di Cortiula

Il manager era già stato dg dell’Azienda fra il 2010 e il 2012. L’eventuale nomina contestata a Sinistra. Romoli: tutto ok
Bumbaca Gorizia 07.03.2013 Ospedale nuova inaugurazione - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 07.03.2013 Ospedale nuova inaugurazione - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Gianni Cortiula, che sarà sostituito dal veneto Adriano Marcolongo, il primo settembre, alla guida della Direzione regionale della Salute, verrà rimandato a Gorizia a dirigere l’Azienda sanitaria isontina che già aveva retto per due anni (sotto la giunta Tondo), dal 2010 al 2012? L’ipotesi, clamorosa e inattesa, ha cominciato a circolare negli ambienti della sanità giovedì ed è stata confermata ieri dall’attuale dg, Marco Bertoli.

«E’ un’idea che mi è stata prospettata dall’assessore regionale alla sanità, Maria Sandra Telesca, e che mi trova assolutamente consenziente. In pratica, io tornerei ad operare nelle vesti di direttore sanitario, com’è avvenuto fino alla chiamata in Regione di Cortiula». Ma, stante i dubbi espressi ieri in giunta regionale dal Pd e da Sel, ogni decisione è stata rinviata.

Un tandem che si ricomporrebbe L’okay di Bertoli, nonostante il “declassamento” (il manager, dopo alcuni mesi come facente funzioni aveva ricevuto la nomina a direttore generale nell’ottobre del 2012 con un incarico triennale) non stupisce in effetti più di tanto, visto il feeling che da sempre ha contraddistinto i rapporti fra i due. Con maggior sorpresa, invece, la notizia è stata accolta negli ambienti politici, suscitando pareri contrastanti.

Sel su tutte le furie I primi a prendere posizione, del tutto negativa, sul ritorno di Cortiula sono stati quelli di Sel. «Trovo improponibile e incomprensibile questo oreintamento della giunta regionale – taglia corto Paolo Del Ponte, coordinatore comunale -. Siamo pronti, contro di essa, ad innalzare le barricate, se necessario, anche nei confronti dei nostri stessi rappresentanti (Sel è rappresentata nella giunta Serracchiani dall’isontina Loredana Panariti, ndr). Cortiula è stato il fautore della riforma Tondo che avrebbe affossato la nostra provincia con la sparizione dell’Ass isontina. La sua nomina sarebbe uno sfregio a Gorizia e all’Isontino che hanno contribuito in maniera determinante alla vittoria della Serracchiani alle Regionali.

La perplessità del Pd «Direi innanzitutto che, a prescindere dagli uomini – esordisce il segretario provinciale del Pd, Omar Greco – vorrei capire meglio qual è il progetto della Regione, in tema sanitario, per la nostra provincia. Non ho nulla di personale contro Cortiula, ma i due anni in cui è stato direttore generale non sono stati positivi per noi, spero non debba venire a fare adesso il commissario liquidatore. Un segnale di discontinuità da parte della giunta regionale sarebbe più apprezzabile».

Più pungente il capogruppo comunale di Gorizia, Giuseppe Cingolani, che si interroga: «Vogliono rimuovere Cortiula dalla Direzione regionale e lo mandano a Gorizia, dove serve un rilancio? Se è una persona valida perché non se lo sono tenuti? E’ un po’ paradossale che dopo l’elezione della Serracchiani ci si ritrovi con gli stessi dirigenti, Cortiula e Bertoli, scelti da Tondo per smantellare la sanità isontina. A meno che non dimostrino una grande elasticità nell’operare in modo diametralmente opposto rispetto al passato».

“Cittadini” favorevoli Di tutt’altro avviso Alberto Bergamin, sindaco di Medea e vicepresidente dei “Cittadini”, la lista civica pro-Serracchiani, che tesse le lodi di Cortiula: «Da direttore generale dell’Ass isontina – rileva – ha sempre dimostrato una grande capacità di dialogo e di relazionarsi con gli enti locali: attento alle esigenze, presente e disponibile. E’ chiaro che l’Isontino si aspetta un’inversione di tendenza nella politica sanitaria, ma sono convinto che Cortiula possa interpretarla al meglio».

Per Romoli tutto bene Anche il sindaco di Gorizia non ha nulla da eccepire sulla riproposizione dell’accoppiata Cortiula-Bertoli ai vertici dell’Ass. «Ho avuto rapporti eccellenti con entrambi – afferma –. Cortiula è senza dubbio una persona estremamente valida e Bertoli ha avuto il merito e il coraggio di avviare il discorso del Punto nascita transfrontaliero che la Serracchiani ha fatto proprio, sostenendone la bontà anche nel suo incontro a Lubiana col premier sloveno».

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