Assessori, Pedrotti non molla

Pordenone, il sindaco ne vuole 6 invece di 8 e chiede volti nuovi. Sulla graticola Conficoni, Rubino e Romor. Voci su Stoppa

PORDENONE. Indietro non si torna. Claudio Pedrotti vuole sei assessori e vuole cambiare alcuni elementi del gruppo perché «se vogliamo affrontare le sfide che ci attendono serve una squadra di qualità e coesa».

Parole affilate come coltelli per gli attuali esponenti della giunta comunale, perché il sindaco fa capire chiaramente che fino a oggi le cose non sono andate come avrebbe voluto.

Al termine della riunione di ieri sera, Il Fiume, il Pd e Vivo Pordenone hanno scelto di affidarsi alla comunicazione ufficiale del primo cittadino. In attesa della giornata di venerdì, quando è in programma l’incontro (forse) decisivo.

«E’ stata una riunione interlocutoria – ha riassunto nella serata di ieri il sindaco Claudio Pedrotti – in cui ho cercato di riportare tutti sugli obiettivi declinando in modo puntuale, con tanto di cronoprogramma e scadenze intermedie per la verifica, quello che dobbiamo fare da qui a fine mandato. Solo partendo da qui si capisce che senza una squadra di qualità e compatta non andiamo da nessuna parte».

Il primo cittadino ha ribadito ai suoi la volontà di arrivare a sei assessori e ha fatto intendere, inoltre, che servono innesti nuovi. Ma il campo d’azione non è “infinito” perché il sindaco ha anche “i suoi” assessori, quelli che non è disposto a toccare: Claudio Cattaruzza e Martina Toffolo in primis.

Per gli altri la partita sembra aperta, anche se quelli davvero nel giro d’aria sembrano essere tre: Nicola Conficoni (che peraltro in questi giorni si trova oltre Oceano in vacanza), Flavia Rubino, e Vincenzo Romor.

Perché il pallino del sindaco per le politiche sociali, e in particolare per il valore dell’Ambito, lo porterebbe a optare per un tecnico, uno esterno, e quindi in tale ipotesi, nel caso di Romor, ci sarebbe una sostituzione. Una soluzione, questa, che pareggerebbe anche i conti tra Fiume e Pd (partito che rischia di perdere addirittura due assessori).

In questi giorni, in tal senso, torna a riaffacciarsi il nome di Francesco Stoppa, psicologo dell’Azienda sanitaria 6 del Friuli occidentale e coordinatore del progetto Genius loci, stimato da molti in seno all’amministrazione comunale e già corteggiato in passato.

Ma il sindaco non si lascia sfuggire nomi in uscita né, tantomeno, in entrata: «Ragioneremo insieme» taglia corto, ma la sicurezza con cui ne parla fa intendere che in tasca abbia già dei nomi da spendere.

La riorganizzazione così posta, però, non parte con il piede migliore. Perché, nel momento in cui il sindaco delegittima la squadra, non sarà facile per chi resta essere motivato né per chi entra amalgamarsi con gli altri.

Che il clima non sia dei migliori l’hanno capito per primi gli assessori: a nessuno di loro il sindaco aveva espresso fino in fondo le proprie intenzioni. La prima boutade era arrivata venerdì scorso in giunta, con tre assessori in ferie. Carte poi scoperte la sera stessa davanti alla maggioranza intera.

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