Assolto il direttore di urologia era accusato di omicidio colposo
Tutti assolti dall’accusa di concorso in omicidio colposo perché il fatto non sussiste: il professor Walter Artibani, 65 anni, oggi direttore della Clinica urologica dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, il professor Vincenzo Ficarra, messinese d’’origine, 45 anni, attuale direttore della clinica urologica dell’ospedale di Udine e il dottor Mattia Calandriello, 34 anni salernitano, all’epoca dei fatti specializzando (difesi dagli avvocati Emanuele Fragasso e Lorenzo Locatelli). I tre medici erano finiti sul banco degli imputati per la morte di frà Giuseppe Menini, cappuccino sessantanovenne deceduto il 3 novembre 2009 al termine di un’agonìa durata oltre tre mesi: era stato operato per un tumore alla vescica il 29 luglio 2009. Veronese di nascita (era di Roverè), ex direttore del pensionato Laurentianum a Padova e poi a riposo nel convento dei cappuccini di Conegliano, frà Menini aveva scoperto la malattia nell'estate di quell’anno. Dopo l’intervento erano insorte complicanze e il 31 luglio era tornato sotto i ferri, finendo in Terapia intensiva. Poi la morte. Fondamentale la consulenza tecnica degli esperti nominati dagli imputati, il medico legale Anna Aprile, l’urologo Zattoni e il professor Raffaele De Caro: hanno spiegato come nessun errore fosse stato compiuto dall’équipe. Tra duodeno e vescica c’è una “parete”, che era rimasta integra. I chirurghi, impegnati a operare la vescica, non avrebbero potuto lesionare quel tratto intestinale senza toccarla. E allora la lesione intestinale non poteva che essere era stata provocata dalla malattia.
Cristina Genesin
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