Ateneo, dalla Sicilia per i test «Prova senza domande assurde»

Università: le future matricole promuovono i test d’accesso alle facoltà a numero chiuso. Bandite le domande di “cultura generale” che implicavano la conoscenza dei vincitori di Miss Italia e Grande Fratello, i ragazzi si sono riappacificati con le prove. «Domande tutto sommato facili», commentano i giovani al termine della lunga mattinata di ieri. E anche la novità della graduatoria nazionale è accolta di buon grado. Sessanta domande per 100 minuti. E la più veloce a terminare il test è Benedetta Geracioti, uscita da una dalle grandi aule a gradoni del polo scientifico dei Rizzi pochi minuti dopo mezzogiorno. «Non c’erano quesiti assurdi – sottolinea –, anzi la parte di biologia era facile. Ho tentato l’accesso al corso di Infermieristica, ma è già il secondo anno perché accedere ai pochi posti a disposizione è davvero complicato». Qualche risposta in bianco, invece, per Alberto Turisani: «Ho preferito saltare alcune domande piuttosto che sbagliare la risposta perché il calcolo dei punteggi è molto severo. Tento l’accesso alla facoltà di Scienze motorie provenendo da un liceo linguistico e infatti ho incontrato qualche difficoltà con chimica e biologia, ma incrociamo le dita». E c’è anche chi, per provare l’accesso all’ateneo friulano, si è sobbarcato oltre mille chilometri di viaggio. È Giuseppe Polizzi, siciliano, in città sulla scorta dell’esperienza simile di una parente. «Le domande non erano difficili – sottolinea al termine della prova – preferisco non sbilanciarmi, ma ormai è andata. Hanno chiesto la capitale della Turchia, per esempio, ma è fondamentale conoscere chimica e biologia. Poi molti quesiti implicavano parecchi calcoli per lo svolgimento». Fra gli studenti “singolari” c’è pure Konstantin, un ragazzone alto e biondo arrivato direttamente dalla Russia: «Chimica è la mia bestia nera», dice un po’ sfiduciato mentre si allontana dall’aula. A promuovere la classe di aspiranti matricole (e pure quelle che l’hanno preceduta) ci pensa il presidente di commissione, Francesco Saverio Ambesi Impiombato: «I numeri sono piuttosto elevati – spiega –, in linea con gli anni scorsi. Ma i ragazzi sono sempre molti ligi e infatti non abbiamo avuto alcun problema». Niente ansie neppure in merito alla novità delle graduatorie nazionali: «Abbiamo sempre avuto medie molto alte se confrontate con il resto d’Italia», chiosa Ambesi Impiombato. Il calendario delle prove prosegue lunedì, quando a cimentarsi con i test predisposti dal Ministero saranno gli aspiranti studenti di Medicina. Il giorno successivo tocca ai ragazzi di Architettura e a chiudere il cerchio, martedì 17, è la prova d’accesso a Scienze della formazione primaria.
Michela Zanutto
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