Atletica, il Friuli occidentale a Rio da primattore e Bamoussa è la “ciliegina”

In gara Trost, Caravelli e il siepista tesserato per il Brugnera. Intanto Rover, coach del marocchino, pensa al terzo mandato Fidal

PORDENONE. Due naoniani doc, più uno tesserato per una società del territorio. Inseriamo anche una quarta atleta, che si allena all’Agosti sotto gli insegnamenti di Gianfranco Chessa.

Non c’è alcun dubbio: la regina dell’atletica regionale è Pordenone. A consacrare ulteriormente questo status, già noto a chi lavora nel settore, i Giochi olimpici di Rio De Janeiro, in cui la Destra Tagliamento ha tre azzurri… e mezzo: Marzia Caravelli (400 ostacoli), Alessia Trost (salto in alto), Abdoullah Bamoussa (3000 siepi, tesserato per la Brugnera Friulintagli) e Desirée Rossit, saltatrice in alto di Nespoledo che lavora in via San Vito con la Trost. Se non è un record, poco ci manca.

Perché è davvero una medaglia al merito il fatto che, un territorio così piccolo, porti così tanti atleti alle Olimpiadi, il momento sportivo clou per eccellenza. «Un aspetto di cui andiamo molto orgogliosi – afferma il presidente del comitato Fidal provinciale, Ezio Rover – che ritengo anche il coronamento di un lavoro iniziato ormai molti anni fa, con l’introduzione dell’atletica nelle scuole».

Gli azzurri sono la ciliegina sulla torta: alle spalle, però, tanto altro. Ovvero un continuo aumento di tesserati, soprattutto tra i più giovani, e una serie di ottimi risultati.

«Quest’anno – sottolinea soddisfatto Rover – abbiamo vinto due titoli italiani di squadra ai campionati studenteschi, uno col Kennedy e l’altro con l’Istituto comprensivo di Casarsa. Libertas Sanvitese tra i cadetti e Libertas Porcia tra le cadette si sono aggiudicate il titolo regionale, cosa che non accadeva da molti anni. Senza contare – prosegue il dirigente – le due finali serie A “oro” ai societari (il massimo in Italia, ndr) ottenute la scorsa stagione dalla Friulintagli».

Proprio per quest’ultimo club è tesserato Bamoussa, l’atleta di cui Rover va più orgoglioso essendo anche il suo allenatore. Convocato all’ultimo istante, il trentenne di origine marocchina, sarà il primo a scendere in pista tra i pordenonesi a Rio.

Lo farà lunedì alle 15.25 italiane per le batterie dei 3000 siepi.

«L’eventuale finale sarebbe per lui come una medaglia – afferma Rover -. Se la meriterebbe visto il suo percorso: quest’anno ha ritoccato per sette volte il record regionale, ottenendo inoltre la finale ai recenti campionati europei di Amsterdam (accesso guadagnato nonostante sia caduto in batteria, ndr)».

L’eventuale atto conclusivo è in programma il 17 alle 16.50 ora italiana.

Dopo Bamoussa, nella notte tra il 15 e il 16, scenderà in pista Caravelli per la batteria dei 400 ostacoli (alle 2.30) mentre Trost e Rossit debutteranno nelle qualificazioni dell’alto il 18 alle 15 ora italiana. Rover seguirà gli atleti da casa e sogna una medaglia.

Nel frattempo prepara la sua terza candidatura per la poltrona di numero uno dell’atletica provinciale: subentrato a De Vellis come commissario nel 2006, il dirigente classe ’45 ha guidato il comitato dopo Pechino 2008 e Londra 2012. «La volontà c’è, spero di avere l’appoggio delle società». Con questi risultati, difficile non ci sia.

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