Atmosfere anni 70 nel cine-concerto di Franco Micalizzi

Il compositore assieme alla sua BigBubbling Band apre domani a Pordenone, nel chiostro della biblioteca, la nuova edizione di “Visioni sonore”

PORDENONE. Atmosfere tipicamente anni ’70 che rimandano nella mente di tutti, oltre che sullo schermo, nitide e nostalgiche immagini di Terence Hill, Bud Spencer o Tomas Milian e di quella straordinaria produzione cinematografica italiana che ha ispirato molti cineasti internazionali e conquistato il grande pubblico.

Sono gli “ingredienti” del cine-concerto del maestro indiscusso della pulp music, Franco Micalizzi, che assieme alla sua BigBubbling Band apre domani a Pordenone, nel chiostro della biblioteca (alle 21.30) la nuova edizione di “Visioni sonore”, la fortunata rassegna proposta da Cinemazero all’interno dell’Estate in città.

Micalizzi, compositore celebre per le colonne sonore di tanti film, di successi come “Lo chiamavano Trinità” e “L’ultima neve di primavera”, tornato in auge più recentemente con la “complicità” di Quentin Tarantino che ha scelto parte della sua musica per la colonna sonora di “Django unchained” (e per “Grindhouse”), salirà sul palco con “Cinema a mano armata”, un concerto in cui saranno ripercorse le sue più celebri produzioni, in un concentrato di funk, passione, con un sound travolgente.

Un’occasione per ascoltare tutta la musica che ha reso leggendari i film da lui commentati: dai mitici polizieschi come “Italia a mano armata”, “Roma a mano armata”, “Il cinico l’infame e il violento”, “La banda del gobbo”, a pellicole, appunto, come “Lo chiamavano Trinità” o serie di cartoni animati simbolo di svariate generazioni, come Lupin III e i Transformer.

«Il cinema mi ha sempre attratto – ha dichiarato Micalizzi – . Avrei voluto essere un autore di colonne sonore da subito, ma ho iniziato come molti con le canzoni, facendo l’arrangiatore, lavorando con tantissimi autori, ma continuando a bussare alle porte di tutti per avere un’occasione cinematografica.

A un certo punto c’era un film che nessuno voleva fare, perché i protagonisti erano attori nuovi e sconosciuti, e poi era una formula nuova, tanti cazzotti che non facevano male e l’umorismo. Chiesi a Italo Zingarelli che era il produttore di lasciarlo fare a me. Nessuno poteva immaginare il successo straordinario di Trinità, che continua ancora oggi, più di 40 anni dopo…”.

L’orchestra, composta da 14 elementi, ripercorrerà dunque queste famose note, che negli anni sono state amate dai numerosi appassionati, in un lunghissimo repertorio che sarà accompagnato anche da alcune immagini dei film per cui il maestro scrisse le composizioni, diventando già in quegli anni famoso anche negli Stati Uniti, dove fu chiamato per l’horror italo-americano “Behind the door” o “The curse”. In caso di pioggia il concerto si farà a Cinemazero. Info: www.cinemazero.org. (c.s.)

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