Attivata al Policlinico la risonanza aperta

Niente tubi in cui entrare e al soffitto un’immagine di fiori per dare serenità in un momento delicato: è la nuova risonanza magnetica del Policlinico di Pordenone, inaugurata ieri dal sindaco Alessandro Ciriani e dal presidente della Casa di cura Maurizio Sist. Un macchinario che va a completare l’offerta della struttura sanitaria, in cui sono alle battute finali i lavori di riqualificazione.
Risonanza
È un macchinario Siemens ad alto campo, di ultima generazione, unica al momento in Friuli Venezia Giulia (anche se la Regione ne ha appena ordinate 6 per le strutture pubbliche). Consente la diagnosi di un lungo elenco di patologie, comprese quelle oncologiche. I tempi di esame sono più rapidi, abbattendo le attese, e il paziente si trova in uno spazio ampio e aperto, senza sensazione di claustrofobia. La risonanza potrà esaminare sino a 25 pazienti al giorno. Ha comportato un investimento di un milione 600 mila euro e si aggiunge agli altri due macchinari operativi in via Gemelli. «Abbiamo così chiuso il cerchio sulla diagnostica di qualità da offrire ai pazienti», ha detto il vicedirettore Loris Brisotto.
Radiologia
Il taglio del nastro è stata anche l’occasione per il primo cittadino per visitare il Policlinico. Tra i servizi offerti, quello di radiologia. Nel caso di sospetta frattura o necessità di radiografia senza contrasto, il Policlinico offre la possibilità di effettuare le radiografie senza prenotazione: ogni giorno dalle 13 alle 16 la radiologia è ad accesso diretto. Basta essere forniti di prescrizione medica (ricetta rossa) e attendere il proprio turno.
Ristrutturazione
I lavori di riqualificazione dell’edificio hanno già cambiato immagine al Policlinico. È terminato il restyling dei piani dei reparti: ognuno ha un colore di riferimento, così da rendere più facile l’orientamento per i pazienti. Adesso si lavora al piano terra: è appena stata rifatta l’area prelievi, che entrerà in funzione presto, mentre si procederà a tappe per tutti gli altri servizi, i locali di amministrazione e il front office. Terminato, invece, il nuovo ingresso. «Negli anni stiamo di fatto ricostruendo tutta la casa di cura – afferma il presidente Sist –. L’abbiamo ampliata e resa antisismica e abbiamo ristrutturato tutte le stanze dei ricoveri, ognuna delle quali è spaziosa, con bagno e servizi moderni. Ora stiamo ampliando e rifacendo la zona d’accesso. Una parte è già completata, il resto dei lavori partirà dopo l’estate». —
D.S.
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