Auditorium Concordia, svolta Bando di gestione triennale

Mentre il Comune di Pordenone rinegozia le sedi dell’ex Provincia con la Regione – il primo risultato è stato l’ottenimento della gestione delle sale espositive di corso Garibaldi – l’Uti del Noncello ha pubblicato il bando di gara per affidare per tre anni l’auditorium Concordia. Le domande dovranno essere presentate entro il 16 febbraio.
Il “teatro” della ex Provincia sarà assegnato con una base d’asta quantificata in 178.953,84: «L’importo complessivo del servizio (triennale) ammonta a 178.953,84, comprensivi dei costi della manodopera (prestazioni presunte) pari a 142.953,84 euro, del totale del servizio a canone pari ad 21.000 euro, nonché dei costi della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta pari a 15.000 euro.
Il contratto «ha l’obiettivo di rispondere all’esigenza di garantire un servizio per i molteplici soggetti – si legge – che svolgono attività educative, scolastiche, culturali e sociali, che coinvolgono la collettività di Pordenone, a cui viene concesso (...), per lo svolgimento di attività didattiche, culturali, teatrali, musicali, a carattere scientifico e di conferenze».
Oltre ai requisiti professionali, ai partecipanti viene chiesto di «aver effettuato per almeno due anni, un’esperienza, analoga a quella richiesta nella gestione generale di un teatro/auditorium», di «aver realizzato negli ultimi cinque esercizi antecedenti la data di pubblicazione del presente avviso un fatturato medio annuo, almeno pari a 50 mila euro, a dimostrazione dell’esperienza di lavoro» e di «aver stipulato contratti analoghi a quello in affidamento, nel quinquennio precedente». Il contraente «verrà selezionato, mediante criterio del minor prezzo».
Il Concordia, che è collegato all’istituto geometri, è uno spazio molto importante per la città e non solo per le scuole. Con i suoi circa 600 posti a sedere, è la seconda sala – dopo il teatro Verdi – di Pordenone. Proprio per questo, quando la Regione ancora ragionava sulla distribuzione degli immobili delle Province, era stata avanzata la richiesta – da parte del Comune di Pordenone – di poter prendere in carico anche questa sala. Non tanto per gestirla direttamente, quanto per assegnarla la teatro, come ulteriore sala. Il presidente Giovanni Lessio aveva espresso l’idea di realizzare una stagione che potesse per esempio ospitare spettacoli di cabaret, cari al pubblico ma difficili da ospitare al Verdi. L’associazione del teatro, inoltre, ha come soci proprio la Regione e il Comune, per cui non sarebbe stato difficile il travaso. La Regione, però, preferì assegnare l’auditorium all’Uti, l’Unione – ora in fase di smantellamento – che riunisce i Comuni di Pordenone, Porcia, Roveredo in piano, Fontanafredda (in uscita) e Zoppola.
M.Mi.
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