Auto di lusso, scoperta maxi evasione fiscale

Società di noleggio aveva nascosto al Fisco 2,9 milioni di euro e ceduto 175 vetture con targa tedesca. Denunciato l’ad
Di Laura Pigani

Niente Iva (del 22%), un bollo inferiore e un’auto – di alta gamma – praticamente “invisibile” (perchè non presente nei registri pubblici italiani) sia per quanto riguarda la responsabilità di natura civilistica, sia per l’individuazione della reale capacità contributiva del suo possessore. Sono tanti i vantaggi derivati dall’avere un’auto di lusso (immatricolata in Germania) – come Mercedes, Mmw, Porsche, Audi – con la formula del “leasing tedesco” che, di fatto, cela la cessione della vettura.

Ma non sempre tutto fila liscio. Gli uomini della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Udine, infatti, a seguito di una complessa attività di polizia giudiziaria coordinata dal pm Marco Panzeri, hanno scoperto una maxi evasione fiscale di 2,9 milioni di euro (dal 2009 al 2014). E un 53enne di Bolzano (ne compirà 54 venerdì), Roland Gratl, è finito nei guai per omessa presentazione delle dichiarazioni d’imposta ed è stato denunciato alla Procura.

La società di cui l’uomo è amministratore delegato, la M&R Motorsports –Renting Gmbh (operante nel settore del noleggio di auto di lusso a breve e lungo termine), aveva sede formale a Neumarkt in del Oberfalz, in Germania, ma una propria sede operativa a Palmanova, in via I Maggio, dove disponeva di uffici, autosalone, officina meccanica , deposito e autorimessa per le autovetture destinate al commercio. Gli uomini delle fiamme gialle, al comando del colonnello Stefano Commentucci, hanno raccolto prove tali da dimostrare la stabile organizzazione in Italia della società di diritto tedesco che ha ceduto in Italia (in Fvg ma in tutto il Centro-Nord) 175 auto di lusso in completa evasione di imposta. Le indagini sono partite con diverse perquisizioni eseguite dai finanzieri in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige, con l’acquisizione di documentazione bancaria e le testimonianze di numerosi clienti sentiti in diverse regioni del Centro-Nord Italia, e infine con una rogatoria internazionale in Germania, ricostruendo così il volume d’affari della società tedesca nel territorio italiano. In particolare è stato accertato che, negli anni, la società ha avuto un fatturato complessivo di 2,9 milioni di euro (2,6 di ricavi, e 251 mila di Iva), con conseguente denuncia del suo responsabile per il reato di omessa presentazione della dichiarazione fiscale. Le vetture erano sostanzialmente sconosciute ai registri italiani, non essendo presenti né negli archivi della Motorizzazione né in quelli dell’Anagrafe tributaria. Auto “invisibili” che, in caso di incidente o di una multa da elevare, era difficile rintracciare. E che non figuravano nel “redditometro” dei loro proprietari. Ora, invece, grazie alle fiamme gialle molti clienti potranno essere “smascherati”, mostrando la loro reale capacità contributiva.

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