Auto grigie “a secco”, maretta in Provincia tra accuse e diffide

Udine, il decreto Monti dimezza il carburante del parco macchine Simeoni (Front Furlan): «Questione affrontata male e tardi»
Udine 15 luglio 2012 palazzo provincia Copyright Petrussi Foto Press soravito
Udine 15 luglio 2012 palazzo provincia Copyright Petrussi Foto Press soravito

UDINE. Proprio per far fronte al problema della benzina delle auto “grigie”, la dirigente Nilla Patrizia Miorin, oggi a capo dell’area Lavoro, welfare e sviluppo socio-economico, si era impegnata a pagare personalmente il carburante di due auto della sua area e a garantire il rimborso ai suoi collaboratori per l’eventuale utilizzo dei mezzi propri per i servizi dell’ente. In cambio, a metà luglio, aveva però ricevuto una diffida da parte del segretario provinciale perché questi esborsi di denaro non rientravano nella sue competenze.

Alla stessa Miorin, inoltre, sono stati imputati errori nell’immatricolazione delle auto quando era a capo dell’area economica-finanziaria. Errori da cui, secondo chi l’accusa, dipenderebbero gli attuali inconvenienti riguardanti il parco macchine. Ma la dirigente ha deciso di difendere, come detto, immagine e decoro professionale riservandosi di adire le vie legali perché, come ha spiegato insieme all’avvocato Erika Breggion alla giunta provinciale e al presidente, l’immatricolazione dipende dai singoli dirigenti e non è competenza di uno solo. Già il 21 giugno, con decreto presidenziale, la dirigente Miorin era stata comunque spostata dall’area economica-finanziaria.

Interpellanza Pd Per fare il punto sui dirigenti provinciali, i consiglieri del Pd, Andrea Simone Lerussi e Salvatore Spitaleri, il 30 luglio hanno depositato un’interrogazione “a risposta scritta” in cui chiedono al presidente della Provincia, Pietro Fontantini, chiarimenti in merito a eventuali «avvicendamenti o sostituzioni e nomine». Un’interrogazione rimasta per ora senza risposta.

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