Auto, il mercato ristagna tira solo l’usato “sicuro”

Qualche timido segnale di ripresa per il mercato dell’auto isontino nel 2014 c’è stato, ma i titolari delle concessionarie, in linea generale, vedono ancora il bicchiere mezzo vuoto. Le vendite, insomma, ristagnano. È un po’ la stessa scena che si presenta quando si esaminano le statistiche economiche multisettoriali: ad ogni minimo cenno all’insù, corrisponde un’impietosa analisi del dato che subito riporta con i piedi per terra.
Così, se da gennaio a settembre il trend era in lieve ascesa, negli ultimi mesi si sono registrati dei passetti in indietro.
Tranne in qualche raro caso (vedi Villesse), le concessionari stentato a smerciare auto nuove e di lusso, anche se la crisi assoluta di due anni fa sembra superata. Certo, forse un Paese intero che sentiva la necessità di cambiare auto ogni tre anni, spesso in barba alle proprie possibilità, non poteva durare in eterno nel contesto generale di una crescita zero da almeno un decennio.
Quel Paese probabilmente non esiste più e pare aver compreso - e la nostra Provincia non fa eccezione - che una vettura ha una durata ben superiore ai 50 mila chilometri.
Un meccanismo capito così bene che oggi l’acquirente-tipo entra in una concessionaria soltanto quando il suo fedele mezzo lo ha del tutto abbandonato. E in ogni caso, anche i così detti “ruderi” hanno il loro mercato e si inseriscono facilmente in una permuta garantita dallo stesso rivenditore.
A margine, non stupirà nemmeno che sono sempre di più le persone che si rivolgono a Internet per cercare affari vantaggiosi anche a costo di rinunciare alla garanzia.
Non ha di che lamentarsi, comunque, la concessionaria Auto di Loris e Edi Fabro di Villesse, che grazie alla conduzione familiare dell’azienda sta attraversando uno dei periodi migliori da sette anni a questa parte: «Le vendite - spiega Loris - sono in aumento già da un anno ma soltanto per le auto dai 5 ai 20 mila euro. Gli acquirenti puntano soprattutto sulle vetture con due-tre o quattro anni di vita, ovvero quando un’auto è ancora abbastanza nuova e il prezzo è però sensibilmente diminuito rispetto al valore stabilito all’inizio dalla casa madre».
Guardando alle marche, la Fiat primeggia per le misure ridotte e i costi. Questo punto vendita gode, comunque, anche dei tanti servizi offerti alla clientela, che includono l’officina, il noleggio e l’autolavaggio.
Tornando a Gorizia una storica realtà è quella di Aguzzoni, che conferma il buon andamento dei prodotti Fiat di ridotte dimensioni ma con un po’ d’appeal, come le Fiat 500.
Tirano bene anche i vari modelli delle Panda e delle Punto, in particolare quelle alimentate a gasolio. Piace anche la Kia, che ha la particolarità di offrire sette anni di garanzia. «L’usato o le macchine a chilometri 0, aziendali o comunque non nuove o non grandi sono quelle più gradite dai clienti. L’aumento delle vendite del 5 per cento a livello nazionale, registrato a novembre, a Gorizia non si vede», ci racconta una delle titolari.
Passando alla Ford, non emerge niente di troppo diverso. «Le vendite, negli ultimi due anni, sono ristagnate. È cresciuta soltanto la richiesta del buon usato», afferma il titolare Rudi Gratton, riferendosi a un tipo di prodotto che ormai possiamo definire semi-nuovo: «L’importante è spendere tra i quattro e cinque mila euro», precisa. Diverse, qui, le esigenze di alcune famiglie che conoscono la durata della Ford nei modelli di media cilindrata, come nel caso delle Focus che si vendono nuove e a rate. La spesa va, in questi casi, dai 12 ai 20 mila euro. Chi vuole un mezzo sui 30 mila, ripiega sicuro sull’usato.
Prendendo ad esempio la concessionaria Hyundai, la Elleauto di via Terza armata, per concludere, verrebbe da ripetersi nel raccontare l’andamento del mercato isontino. Qui però, da quanto ha detto il titolare, va anche un po’ peggio, dato che «Negli ultimi due mesi le vendite sono addirittura calate e speriamo in una ripresa a partire da gennaio».
Emanuela Masseria
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