Disposta l’autopsia per capire le cause della morte del piccolo Mattia: ipotesi emorragia cerebrale
Le autorità de Il Cairo hanno aperto un’inchiesta per far luce sulla tragedia che ha coinvolto il bimbo di 9 anni di Tricesimo. Da stabilire se l’esame sarà effettuato in Egitto o in Italia
Sarà l’autopsia a fare luce sulle cause della morte improvvisa di Mattia Cossettini, il bimbo di 9 anni, di Tricesimo (Udine), che dallo scorso 2 gennaio si trovava in vacanza con la famiglia in un villaggio turistico di Marsa Alam, in Egitto. Non è ancora stabilito se l’esame sarà eseguito in Egitto o in Italia. Per ora manca il nullaosta delle autorità egiziane, che hanno aperto un’inchiesta, al momento senza indagati. Per i soccorritori, la morte sarebbe intervenuta per emorragia cerebrale.
Cos’è successo in Egitto
È domenica 5 gennaio quando Mattia, che si trova a Marsa Alam, località balneare egiziana sul Mar Rosso, si sente male durante un gita in barca, sviene, per poi riprendersi e avvertire un forte mal di testa. Poco dopo il bambino – con lui c’erano il papà Marco, la mamma Alessandra Poz e altri familiari – viene visitato nell’ambulatorio del villaggio turistico.
L’ipotesi è un colpo di calore. Il bambino torna in stanza con i suoi cari, ma le sue condizioni continuano a peggiorare. Passano le ore, nessun miglioramento. Anzi, il bambino perde di nuovo i sensi. A quel punto, durante la notte, viene accompagnato in una struttura di primo soccorso. Poi, all’alba del 6 gennaio, il cuore di Mattia smette di battere.
Il racconto del padre
Nelle ore immediatamente successive al decesso, il papà di Mattia, contattato dal Corriere della sera, aveva spiegato: «Non sappiamo esattamente che cosa sia successo, siamo in attesa di capirne di più. ..mio figlio ha sempre avuto una salute di ferro».
«Io posso solo dire che mio figlio stava benissimo fino a quando è svenuto – ha aggiunto –, comunque questo è un ospedale per modo di dire, si è perso un bel po’ di tempo a intervenire. Mattia era un bimbo pieno di vita – ha aggiunto il papà –, l’avevano anche candidato al Consiglio comunale dei ragazzi».
L’ambasciata italiana
Sin dalla prima segnalazione, l’ambasciata d’Italia al Cairo, in raccordo con l’Unità di Tutela della Farnesina, sta seguendo con la massima attenzione la vicenda di Mattia, prestando tutta la necessaria assistenza consolare alla famiglia.
Nella giornata di lunedì 6 gennaio era stato lo stesso padre del bambino ad avvisare l’ambasciata del decesso del figlio durante la vacanza a Marsa Alam.
L’avvocato della famiglia
«Le autorità nazionali, sia il Ministero degli Esteri, sia il Consolato italiano in Egitto – ha confermato martedì 7 gennaio l’avvocato Maria Virginia Maccari, incaricata dalla famiglia Cossettini di seguire la vicenda – sono vicine alla famiglia in questo momento di grande dolore. A parte ciò, non sono in grado di aggiungere nulla a quanto è già stato detto poco dopo il tragico evento. D’intesa con la famiglia, stiamo aspettando di poter avere ulteriori informazioni».
I genitori del piccolo sono ancora alle prese con tutte le pratiche legali necessarie al rilascio delle autorizzazioni per il rientro della salma. Attualmente posso solo fare riferimento all’appello della famiglia, un appello con cui si chiede ai rappresentanti del mass media di rinunciare a richiedere nuovi elementi o interviste sulla vicenda. Bisogna aspettare un attimo. Abbiamo bisogno, in questo frangente, di riserbo, in modo da poter capire un po’ meglio la situazione e fare chiarezza. Anche perché, in questa fase, è ancora tutto in divenire».
La passione di mattia per i pompieri
La grande passione di Mattia erano i vigili del fuoco, ereditata proprio dal papà che fa parte, come volontario, del distaccamento di Codroipo (Udine). Ma aveva appunto a cuore anche la propria comunità, tanto che nell’appello elettorale all’indirizzo dei coetanei per il Consiglio dei ragazzi, dello scorso mese di novembre, aveva messo al primo posto l’ambiente.
«Vorrei fosse più pulito – aveva scritto su un cartellone tutto colorato su cui aveva incollato anche la sua fotografia –, rispettandolo di più ma anche mettendo più cestini per l’immondizia lungo le strade e sacchettini igienici per gli animali» .
Il cordoglio
Sono centinaia le espressioni di vicinanza e cordoglio che persone, intere famiglie e anche rappresentanti istituzionali hanno voluto far arrivare in queste ore alla famiglia di Mattia Cossettini. Tra queste anche quella della Comunità italiana in Egitto e quelle dei vigili del fuoco di tutto il Friuli. «Ci è piovuta improvvisamente addosso una notizia che ci ha lasciati tutti increduli e con il cuore a pezzi – hanno scritto per esempio i colleghi del papà Marco dal distaccamento di Codroipo –, non ci sono parole per descrivere una simile tragedia. Vola alto nel cielo piccolo angioletto».
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