Autovelox sull'A4, in un’ora 304 multe

UDINE. Contate fino a 12. In questo breve lasso di tempo, appena più di lungo di un respiro, un veicolo (camion o auto non fa differenza), nel tratto dei cantieri per la terza corsia dell’A4 si beccherà una multa per eccesso di velocità. Cinque gli autovelox fissi della Polizia stradale e limite di 80 chilometri all’ora, che scende a 70 per i Tir con oltre 7,5 tonnellate di peso.
Non sono numeri campati per aria o statistiche previsionali. Si tratta della strabiliante realtà. «Nella prima ora mattutina di attivazione dei dispositivi - ha detto Antonio Di Gregoli, primo dirigente della Polstrada del Friuli Venezia Giulia - abbiamo accertato 186 infrazioni sulle corsie di marcia da Trieste a Venezia e 118 su quelle opposte da Venezia a Trieste. Gli autovelox non sono in funzione 24 ore su 24 solo perchè hanno bisogno di manutenzione e verifiche. Ma resteranno lì per tutta la durata dell’intervento sull’A4».
Il dato è emerso durante la conferenza stampa, svoltasi nella sede di Cav (Concessioni autostradali venete), dove è stato illustrato il piano per l’esodo estivo che quest’anno, tra cantiere della terza corsia, incidenti in aumento che vedono coinvolti spesso mezzi pesanti e boom annunciato di turisti tedeschi e austriaci verso le spiagge dell’Alto Adriatico, si preannuncia davvero problematico.
Un progetto che vede la sinergia di Cav e Autovie Venete, la collaborazione operativa della Polizia stradale, il supporto, se dovesse essere necessario, degli uomini della Protezione civile.
Un elemento che preoccupa particolarmente l’utenza che si trova a percorrere, per lavoro o per svago l’asse autostradale, è proprio quello dell’incremento degli incidenti. Che se per fortuna almeno negli ultimi due mesi non hanno causato vittime, hanno però portato al collasso l’arteria e congestionato la viabilità locale per intere giornate. Secondo l’ente gestore però la colpa non è dei rallentamenti dovuti al cantiere della terza corsia tra San Giorgio di Nogaro e Alvisopoli, ma della distrazione e del mancato rispetto delle regole più elementari.
«Tutta la rete è sotto pressione - ha ammesso il presidente di Autovie, l’ingegner Maurizio Castagna - ma abbiamo verificato che da quando sono stati aperti i cantieri, il 26 aprile, al 13 giugno, su 32 sinistri nel tratto San Giorgio-Portogruaro solo 9 si sono verificati in corrispondenza dei lavori». L’aumento degli incidenti che vedono il coinvolgimento dei Tir balza all’occhio se consideriamo il periodo gennaio-maggio.
Nel 2017 si sono verificati 114 incidenti sulla rete dell’A4, mentre solo un anno prima, nel 2016, erano quasi la metà, vale a dire 60. L’unico segmento che non registra particolari criticità è il tratto tra San Donà e il nodo dell’A57 e passante di Mestre: segno incontrovertibile che le tre corsie di marcia, dove sono già operative, rendono più fluido e molto meno pericoloso il viaggio.
Polizia stradale e concessionari comunque insistono sulla necessità della prevenzione e della massima attenzione nei comportamenti alla guida, specialmente quelli dei camionisti. «Sappiamo delle difficoltà dei vettori italiani che subiscono una concorrenza selvaggia da parte dei loro colleghi stranieri - aggiunge l’ingegner Castagna - e non vogliamo criminalizzarli, ma tanti incidenti sono causati da distrazione, dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza, dalla guida con lo smartphone all’orecchio, senza l’utilizzo di bluethoot o auricolari, o dalla velocità troppo elevata dove ci sono i restringimenti.
Si tenga presente che nel tratto tra Portogruaro e Latisana in direzione Trieste i restringimenti interessano circa 3 chilometri di autostrada da Alvisopoli fino al ponte sul Tagliamento. Qui le corsie, marcia e sorpasso, da 3,75 metri sono passate a 3,50 metri di larghezza. E’ stata eliminata la corsia di emergenza e allestite apposite piazzole riservate solo all’emergenza».
Per quanto riguarda infine le misure supplementari che saranno adottate dalla Stradale, c’è da evidenziare il monitoraggio del traffico e di eventuali incidenti dall’alto, l’utilizzo di auto civetta per fronteggiare i rischi di furti e danneggiamenti alle vetture dei turisti negli autogrill e l’uso massiccio di etilometri e autovelox per scoraggiare ubriachi al volante e aspiranti piloti di Formula uno. Perchè la sicurezza, in tempi di grandi lavori sull’autostrada, è la priorità assoluta.
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