Autovie, fermati i lavori Scoperta una discarica

Palmanova, la realizzazione della nuova palazzina (10 milioni) è stata stoppata. Ritrovati pneumatici, plastica e metalli. Sconcerto della ditta appaltatrice

PALMANOVA. I lavori per la nuova palazzina di Autovie Venete (10 milioni di euro d’investimento) sono fermi. E la ditta Corsaro di Catania spiega che ciò è dovuto al ritrovamento, nel sito interessato, di «una vera discarica con presenza di pneumatici, plastica, zinco, piombo...» (così il direttore tecnico). Lamenta inoltre il fatto che il committente non le abbia concesso la «sospensione dei lavori», restringendo i tempi per la costruzione dell’opera. Racconta Giuseppe Corsaro: «Già l’aggiudicazione dell’appalto è stata travagliata ed è avvenuta nel 2009, dopo un contenzioso approdato al Tar e al Consiglio di Stato. Prima della stipula del contratto (nel 2011) Autovie ha preteso delle modifiche al progetto a base d’asta, che sono state eseguite. I lavori sono stati consegnati nel gennaio 2013. Dopo le demolizioni, prima di iniziare gli scavi, abbiamo fatto eseguire delle analisi del sedime dove dovrà sorgere la palazzina; ne è emerso che il terreno era contaminato. Riferito il problema al direttore lavori di Autovie Venete, la società ha fatto eseguire lei stessa delle analisi che hanno confermato la situazione». Corsaro riferisce di sopralluoghi da parte di Arpa, Provincia e Comune di Palmanova, alla presenza di Autovie e dell’impresa, cui è seguita la comunicazione alla ditta di non proseguire i lavori, fino ad avvenuta bonifica. «Tale bonifica – prosegue - spetta per legge ad Autovie Venete che avrebbe potuto affidare l’incarico a noi, ma ha preferito rivolgersi alle ditte Nekta e Moretto. Abbiamo chiesto invano una sospensione dei lavori, in attesa della bonifica. Sono trascorsi più di 4 mesi e ancora non possiamo ripartire». Ma la società autostradale offre un’altra versione: «Nella fase di analisi del terreno – si legge in una nota - uno dei campioni prelevati ha evidenziato tracce di piombo, rame e cromo, dovute alla presenza di rifiuti abbandonati. Da qui la necessità di procedere a una bonifica, ancora in corso, intervento di cui s’è fatta carico la Concessionaria in quanto il gruppo Corsaro, nonostante il lungo periodo trascorso dall’affidamento dei lavori, non ha ancora provveduto a realizzare la strada di accesso al cantiere. Questa è solo una delle numerose e gravi inadempienze del Gruppo... Inadempienze che vanno dalla scarsa presenza in cantiere (28 giorni su 144) alla mancata presentazione di un programma lavori completo, dall’esiguità delle lavorazioni prodotte (1% sul 20% previsto) alla non completa predisposizione del Piano operativo Sicurezza, fino al mancato allestimento dei prefabbricati di cantiere... Segnali – prosegue la nota - che evidenziano la difficoltà dell’impresa, ma che pregiudicano gravemente i tempi di realizzazione. La conferma viene anche dalle molteplici richieste inviate dal Gruppo per ottenere la modifica di quanto contenuto nel contratto in materia di pagamenti. Una questione delicata, quella dei pagamenti in acconto che, per quanto concerne il lavoro affidato, prevede tranche di 2,5 milioni di euro. L’impresa ha chiesto che i pagamenti a stato avanzamento lavori vengano ridotti a 3–400.000 euro l’uno, ma questo non è possibile perché andrebbe a modificare le condizioni del bando di gara».

Monica Del Mondo

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